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Marinare la scuola è reato, a Ragusa denunciati 26 genitori

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Sono madri e padri di 14 minorenni che si assentavano ripetutamente dalle lezioni, senza giustificazioni, di un istituto superiore e di uno comprensivo del territorio di Scicli. Mano pesante dei due ds? Forse. Ma in certe zone queste azioni incidono anche nella lotta contro l’abbandono scolastico.

Mentre l’Eurostat continua a “pizzicare” l’Italia per l’alto abbandono scolastico, non si arrestano le notizie di cronaca con tante famiglie protagoniste in negativo della scelta dei loro figli di lasciare i banchi di scuola. Il 13 aprile una di queste notizie è giunta da Modica, in provincia di Ragusa, dove ventisei genitori sono stati denunciati dai carabinieri del posto per “inosservanza dell’obbligo di istruzione scolastica elementare dei minori”. Con le risultanze investigative ora al vaglio della Procura di Modica.

Le persone denunciate dai militari sono madri e padri di ben quattordici minorenni che si assentavano ripetutamente dalle lezioni, senza fornire un giustificato motivo. I ragazzini sono tutti iscritti all’istituto superiore “Cataudella” e all’istituto comprensivo centrale, entrambi nel territorio di Scicli. Due scuole dove i rispettivi dirigenti scolastici hanno applicato la normativa vigente, evidentemente, alla lettera. Individuando i giovani non frequentanti. Chiedendo alle loro famiglie spiegazioni dell’accaduto. E, quando queste non sono arrivate o non ritenute adeguate, comunicando le probabili inadempienze ai carabinieri.

Dispiace ammetterlo, ma in alcune realtà particolari certi azioni diventano ineccepibili. E siccome hanno anche un effetto educativo, probabilmente incidono anche nella lotta contro l’abbandono scolastico che proprio in Sicilia riguarda uno studente ogni quattro in età di obbligo formativo.

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