Non era una boutade la notizia sul pagamento dei prof precari dell’istituto linguistico Rosmini: a febbraio su undici in attesa di pagamento, solo cinque ‘fortunati’ lo hanno ricevuto. La dirigente scolastica: è assurdo, ma siamo costretti a farlo per colpa dei ritardi nell’assegnazione dei budget mensili per pagare gli insegnanti in sostituzione.
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Non era falsa (purtroppo!) la notizia sul sorteggio adottato da un istituto toscano per decidere quali supplenti pagare: accade a Grosseto, al liceo linguistico Rosmini. Come denunciato dalla Cgil, a febbraio su undici docenti in attesa di pagamento, solo cinque ‘fortunati’ lo hanno ricevuto. “E’ assurdo, ma siamo costretti a farlo – ha confermato il 5 aprile ai cronisti che chiedevano spiegazioni la preside Gloria Lamioni- per colpa ritardi nell’assegnazione dei budget mensili per pagare gli insegnanti in sostituzione”.
La stessa dirigente spiega come sono andate le cose. A febbraio, la scuola fa sapere di aver ricevuto 6 mila euro su circa 13 mila. Il preside ha convocato i sindacati per spiegare la situazione. Il problema sarebbe nato a dicembre quando sono stati accentrati al Tesoro i pagamenti.
Secondo Alessandro Rapezzi, segretario regionale Flc-Cgil, siamo arrivati al paradosso: “ci sono precari che non accettano le supplenze perché non sanno come finanziarsi i trasporti”. Secondo quanto calcolato dal sindacato, sono almeno 500 i supplenti in tutta la Toscana che lavorano ma non sanno quando verranno pagati. Considerando la Toscana una regione di media grandezza, l’ipotesi è che in tutta Italia potrebbero essere circa 10mila in questa situazione. Resta da capire se anche le altre scuole adotteranno il sistema del sorteggio, al limite del provocatorio, intrapreso al Rosmini di Grosseto. La speranza è che al Miur diano seguito, con celerità, all’intenzione, comunicata direcente ai sindacati, di inviare a 7mila scuola tutti i fondi necessari per pagare i supplenti dell’anno scolastico in corso. |