Archiviata la prima fase, relativa alle prove scritte, del concorso docenti, si pensa già alla successiva: le prove pratiche e orali. Tra incertezze e mancanza di uniformità di criteri di valutazione e tempi tra le varie regioni. Una tabella riassuntiva
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E’ passato ormai più di un mese dalla data dello svolgimento delle ultime prove scritte del concorso docenti e mentre gli aspiranti futuri docenti attendono impazienti di conoscere i nomi dei candidati ammessi alle prove orali, ogni Ufficio scolastico regionale si organizza autonomamente.
Accanto a regioni come l’Abruzzo, la Sardegna e il Piemonte, che oltre alle lettere sorteggiate per la prova orale, le griglie di valutazione delle prove scritte per le diverse classi di concorso e la composizione delle commissioni di valutazione dei candidati, hanno pubblicato anche i prospetti della consistenza numerica dei partecipanti alle selezioni, lo schema complessivo delle prove scritte, il calendario delle correzioni e delle prove orali; altre regioni come la Calabria, il Molise e l’Umbria non hanno ancora pubblicato le lettere sorteggiate per le prove orali. C’è poi il caso anomalo della Liguria, il cui Ufficio scolastico regionale non ha ancora comunicato le lettere sorteggiate per stabilire l’ordine in cui i candidati verranno esaminati, ma pubblica i nomi di coloro che sono stati ammessi alla prova orale della classe di concorso A017.
La Lombardia non ha ancora divulgato le griglie di valutazione, ma rende noti gli ammessi alle prove pratiche e di laboratorio di alcune classi di concorso, i cui elaborati scritti sono, quindi, già stati valutati. In base a quali criteri non è dato sapere.
Nella gestione delle procedure concorsuali a regnare è, dunque, la mancanza di uniformità.
Le griglie di valutazione, a tal proposito, meritano un’analisi a sé. A parte i quattro parametri indicati dal Miur, quello della completezza, della pertinenza, dell’esattezza linguistica e dell’originalità, ogni regione e ogni commissione ha formulato i propri criteri di giudizio, spesso molto labili e soggettivi, il che fa pensare che la posizione geografica potrà essere per alcuni concorrenti un elemento determinante per il superamento o meno del concorso.
Tante e continue le rettifiche sulla composizione delle commissioni, dei cui componenti alcuni Uffici scolastici regionali pubblicano anche i curriculum vitae.
C’è naturalmente grande attesa tra i candidati che hanno sostenuto le prove scritte, per conoscere gli esiti e i calendari secondo cui, se ammessi, dovranno sostenere la seconda fase della selezione.
A mancare è una scadenza comune entro cui ultimare le procedure concorsuali, con la temporale tra regione e regione che ne consegue. Agli aspiranti futuri docenti non resta che affidarsi alla benevolenza del proprio Ufficio scolastico regionale e alla fortuna che non sia tra i più avidi di notizie.
La Tecnica della Scuola ha preparato una tabella aggiornata quotidianamente con tutte le ultime notizie pubblicate regione per regione al fine di facilitare l’aggiornamento dei candidati, consultabile qui.http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=43957&action=view
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