Relazione incontro al MIUR del 22 marzo 2013
Presenti per l’amministrazione Dott.ssa Stellacci e Dott.Chiappetta
Questa mattina, con convocazione urgente inviata alle OO.SS. nella serata di ieri 21 marzo, si è tenuto un incontro tra OO.SS. e Amministrazione su:
• TFA speciali
• Durata del percorso formativo sistema scolastico italiano
La Dott.ssa Stellacci ha relazionato sulle ultime proposte del Ministro Profumo in merito ai TFA speciali e alla durata del percorso formativo. Le OO.SS. hanno evidenziato l’anomalia di una convocazione fatta all’ultimo momento e senza alcuna documentazione allegata.
La Dott.ssa Stellacci inizialmente ha esposto la bozza di decreto ministeriale sui TFA Speciali. Queste le principali e inaspettate novità:
• Si propone un’ulteriore rettifica del Decreto 249/2010 con la variazione dei criteri di programmazione per l’accesso ai TFA speciali. Resta confermato il criterio dei tre anni di servizio inserito nella bozza precedente. Il MIUR ribadisce che le graduatorie ad esaurimento restano chiuse e non potranno esservi inclusi i nuovi abilitati. Ai TFA Speciali potranno essere ammessi anche gli abilitati in altre discipline: ad esempio, un docente abilitato in A050, con servizio in A050, potrebbe partecipare, avendo i requisiti di accesso, al TFA Speciale per la A051. I tecnici del MIUR calcolano, a nostro avviso in difetto, che i partecipanti potenziali ai TFA speciali sarebbero 70-75 mila precari della scuola. Coloro che superano TFA ordinari e TFA speciali potranno inserirsi nella graduatoria di istituto di II fascia.
• La vera e fondamentale novità consiste nelle procedure di accesso, fino ad oggi sconosciute. I circa 75mila colleghi precari abilitandi dovrebbero beneficiare dei corsi abilitanti nell’arco di tre anni (2012/13 – 2013/14 – 2014/15). L’assurda intenzione del MIUR è di sottoporre anche i precari storici a un test nazionale di selezione analogo a quello già utilizzato per i TFA ordinari. Tale prova nazionale, a dire del MIUR, non sarebbe selettiva, ma servirebbe per dare un punteggio da 0 a 35 punti e per permettere, così, di suddividere gli insegnanti nei tre anni suddetti. Tutti gli aventi titolo saranno inseriti nei TFA Speciali, ma con priorità per coloro che otterranno il miglior risultato nel test, senza prendere in considerazione altri fondamentali criteri come, per esempio, l’anzianità di insegnamento. L’attribuzione del punteggio finale, espresso in 100/100, seguirebbe questi criteri:
o per il quiz iniziale di cui sopra, da 0 a 35 punti;
o per le verifiche in itinere dei crediti ottenibili, fino ad un massimo di 50 punti;
o 15 punti per la prova finale.
• Sulla base del punteggio conseguito nella prova nazionale verranno definite le scansioni di partecipazione. Ovviamente i tempi del percorso di abilitazione dipenderanno dal numero dei potenziali partecipanti per classe di concorso. Il MIUR precisa che, in caso di discipline con pochi aspiranti, sarà possibile far partire tutti già dal primo anno, senza ricorrere al contingentamento.
• Il Decreto, così come descritto, potrebbe essere firmato dal Ministro entro la mezzanotte di oggi. Ricordiamo che le OO.SS. sono state convocate, nonostante la gravità e la delicatezza della materia in questione, solamente nella mattinata di oggi e senza alcuna documentazione scritta.
• I TFA Speciali, dopo la firma del Ministro, potranno essere attivati dopo il visto della Corte dei Conti e la pubblicazione in G.U.
Sull’informativa tutte le OO.SS. hanno espresso perplessità e meraviglia. Infatti prima della data odierna nulla era trapelato circa le reali volontà del Ministro. In questo senso la delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti ritiene inaccettabile la proposta del Ministro di costringere i docenti titolati all’accesso dei TFA speciali ad una prova nazionale (test) che in più occasioni abbiamo considerato inopportuna e del tutto estranea ai prerequisiti necessari per la professione.
Nel caso dei TFA Speciali, che riguardano colleghi che da anni insegnano, si tratta di una inutile prova punitiva che ignora l’importanza e il valore dell’anzianità di servizio.
La proposta della nostra delegazione è di annullare la prova e, se necessario, valutare l’anzianità di servizio come punteggio utile.
Sulla questione dei TFA ordinari la Dott.ssa Stellacci ha comunicato che entro pochi giorni saranno firmati i decreti inerenti i tutor coordinatori che consentiranno l’avvio della fase diretta del tirocinio. Su richiesta della delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti è stato ribadito che i tutor accoglienti (i docenti delle singole scuole che accolgono i tirocinanti) saranno pagati dalle università anche se il quantum non è stato definito se non delegando alle singole università la decisione.
Dopo aver preso atto delle critiche e dell’indisponibilità delle OO.SS. nel recepire le proposte del Ministro, la Dott.ssa Stellacci ha informato circa la volontà del Ministro di iniziare alcune sperimentazioni relative alla riduzione o alla revisione del percorso scolastico previsto dai vigenti ordinamenti.
I modelli sono tre:
– Anticipo a 5 anni con la riduzione della scuola dell’infanzia a due anni;
– Riduzione di un anno nella scuola primaria, accorpando quarto e quinto anno
– Riduzione di un anno della scuola secondaria di primo grado, accorpando primo e secondo anno;
– Riduzione di un anno della scuola secondaria di secondo grado, accorpando il primo ed il secondo anno con l’introduzione di due semestri.
Il Ministro propone l’avvio di una sperimentazione , fatta senza toccare l’organico attuale delle scuole, in tre istituti scolastici per modello proposto. Ci sono già alcune scuole disponibili ad effettuare tali sperimentazioni:
• due Istituti Comprensivi pugliesi che già sperimentano il “globalismo affettivo”, per la scuola dell’infanzia;
• per la scuola primaria e secondaria di primo grado, il Settembrini di Roma, il Pistori di Napoli, il Di Carini di Palermo, il Ciresola di Milano;
• per la scuola secondaria di secondo grado, l’ITC Majorana di Brindisi, l’ITC Tosi di Busto Arsizio, l’ITC Villafranza (VR).
Tutte le OO.SS. hanno espresso netta contrarietà a qualsiasi modifica dell’attuale ordinamento anche in via sperimentale, fatto da un Ministro dimissionario e che intenderebbe surrettiziamente introdurre ex post le stesse proposte dell’ex ministro Berlinguer.
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti ha espresso la più netta contrarietà ai vagheggiamenti del Ministro.
Roma, 22 marzo 2013
La delegazione FGU-Gilda degli Insegnanti