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Bimbo soffocato in una scuola di Napoli, avviso di garanzia per la maestra

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La Procura ne ha firmato uno anche per la refezionista. Si tratterebbe comunque di un atto dovuto, per avviare le garanzie di difesa e procedere ad atti investigativi. Quello che gli investigatori cercheranno di capire è se c’è stato dolo: la mozzarella che lo ha soffocato era troppo grande? In tal caso chi avrebbe dovuto spezzarla? Sono state praticate tutte le manovra per tentare di salvare il bambino?
A poco più di ventiquattrore dall’incredibile tragedia vissuta il 19 marzo in una scuola d’infanzia di Napoli, a seguito della quale un bambino di cinque anni, Patrizio, ha perso la vita, la Procura di Napoli ha disposto due avvisi di garanzia: uno alla maestra e uno alla refezionista.
La decisione è giunta al termine dei colloqui tenuti dagli inquirenti con le maestre ed il personale della scuola, avviati al fine di approfondire la dinamica del decesso. In precedenza era state già sentita la dirigente scolastica.
Gli esperti di casi di questo genere di avvenimenti, con possibili risvolti penali, sostengono che gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto, soprattutto ad inizio indagine: ciò consente, infatti, di avviare le garanzie di difesa e procedere ad atti investigativi necessari e irripetibili.
In ogni caso, gli investigatori cercheranno soprattutto di capire è se c’è stato dolo: la mozzarella che ha soffocato il bimbo era troppo grande? In tal caso chi avrebbe dovuto spezzarla? Sono state praticate tutte le manovra per tentare di salvare lo sfortunato Patrizio?
Per il 21 marzo, intanto, è pconfermata l’autopsia sul corpo del bimbo: si svolgerà presso il Secondo Policlinico. Gli esiti dell’autopsia al piccolo Patrizio potrebbero fornire dei chiarimenti sulle dinamiche che hanno portato il bimbo all’ospedale ormai privo di vita.
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