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CONTRATTAZIONE DI ISTITUTO ANCORA FERMA

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Nonostante l’accordo sottoscritto a fine gennaio fra sindacati e Ministero in materia di fondo di istituto, in moltissime scuole la contrattazione non è ancora ripresa. L’Usr della Campania ha scritto alle scuole per dire che la contrattazione si può fare solo sull’acconto e non sull’intera somma disponibile.

La vicenda del fondo di istituto 2012/2013 sembra davvero non avere fine. 

Con l’accordo Ministero-sindacati di fine gennaio, pareva che nelle scuole la contrattazione integrativa potesse prendere avvio rapidamente e invece, a distanza di 40 giorni, siamo sempre al punto di partenza.
Il problema è che il CCNL del 12 dicembre 2012 non è ancora stato registrato definitivamente e quindi non è possibile sapere con esattezza a quanto ammonti il fondo di istituto dal quale, come è noto, sono state ricavate le risorse necessarie per finanziare il riconoscimento degli scatti stipendiali.
Oltretutto l’accordo di fine gennaio prevedeva che alle scuole venisse erogato un primo acconto delle risorse disponibili.
A quel punto i sindacati si sono subito affrettati a rassicurare tutti sul fatto che, comunque, la contrattazione per il 2012/2013 si sarebbe potuta condurre facendo riferimento all’intero ammontare del fondo e non solo all’acconto.
Ma non tutti hanno condiviso questa interpretazione.
L’Ufficio scolastico regionale per la Campania, per esempio, ha trasmesso alle scuole il prospetto con le somme spettanti a ciascuna istituzione scolastica con una precisa indicazione: “Le contrattazioni di istituto devono essere effettuate esclusivamente sull’importo assegnato in acconto, in attesa della registrazione del’accordo ARAN del 12 dicembre, che consentirà l’esatta definizione degli 8 dodicesimi rimodulati, con la conseguente assegnazione del saldo, che dovrà essere oggetto di una ulteriore contrattazione”.
Sta di fatto che, a causa dell’incertezza, nella maggior parte delle scuole la contrattazione sta procedendo molto a rilento e quasi certamente si concluderà in prossimità del termine delle lezioni con il risultato che per quest’anno docenti e Ata svolgeranno incarichi aggiuntivi senza sapere se per tali attività saranno in qualche modo retribuiti. 

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