l coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, dice che se il blocco degli scatti di anzianità per il 2013 venisse confermato sarebbe di una gravità inaudita e minaccia dure azioni sindacali. Ma il testo del decreto sembra ormai quasi sicuro
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“È molto strano che circoli una bozza di decreto ministeriale riguardante ulteriori blocchi dei contratti e degli scatti di anzianità relativi al 2013 mentre si attende l’insediamento del nuovo governo. Se la notizia venisse confermata, sarebbe molto grave, considerato anche che i docenti sono ancora in attesa del pagamento degli scatti del 2012 nonostante l’impegno assunto dal governo con una legge. A un atto di gravità così inaudita, non potrebbe che corrispondere un’azione sindacale altrettanto dura”. Questa la dichiarazione di Di Meglio, mentre si va facendo sempre più certo il blocco degli stipendi del personale del Pubblico impiego e quindi anche dei lavoratori della scuola. Se fosse confermato, l’emanazione del decreto ministeriale farebbe scattare le previsioni della legge sulla “spending review” con cui verrebbero sospesi gli effetti dei contratti e congelate le retribuzioni per tre milioni di dipendenti pubblici, compresi gli scatti di anzianità per il 2013 nei confronti del settore della scuola. Gli stipendi dunque verrebbero congelati fino al 2014 per causa del decreto sulla ‘spending review’ che adesso verrebbe confermato anche da un decreto ministeriale da parte dei ministeri dell’Economia e della Funzione Pubblica e che, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere pubblicato a giorni. Il testo “ufficioso”, e quindi non certo, del decreto è stato pubblicato da alcune agenzie di stampa e che, a causa della sua enormità, è stato ripreso da altri giornali: “Non si dà luogo senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche”. Oltre dunque alla sospensione delle previsioni contrattuali, per il personale, “non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento degli incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dall’anno 2011”. Nel provvedimento, che, ripetiamo, sarebbe in via di pubblicazione, vengono fissate anche le modalità di calcolo relative all’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 e ulteriori misure di risparmio, razionalizzazione e qualificazione della spesa delle amministrazioni centrali. Ma sempre nello stesso testo si leggerebbe ancora: “Non si dà luogo, senza possibilità di recupero, al riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2013 e 2014. Con riferimento al triennio contrattuale 2015-2017 l’indennità di vacanza contrattuale, calcolata secondo le modalità e i parametri individuati dai protocolli e dalla normativa vigenti in materia, è corrisposta a decorrere dal 2015”. Il decreto ministeriale prevede anche, e da qui nasce il comunicato della Gilda-Unams, il blocco degli scatti di anzianità per il 2013 per i lavoratori della scuola. Il provvedimento proroga infatti per l’anno in corso le disposizioni contenute nel decreto 78 del 2010 secondo cui “per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola gli anni 2010, 2011, 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti” dai contratti in vigore. Delle reazioni dei sindacati, sui precisi punti del blocco degli stipendi e della vacanza contrattuale, abbiamo dato conto sul nostro sito, ma poco è stato detto da parte loro sull’eventuale disconoscimento degli scatti di anzianità che, come è noto, hanno bisogno annualmente di un decreto apposito da parte, sia del ministro del tesoro e sia del Miur, ma a condizione che i risparmi sulla scuola lo consentano e se la Corte dei Conti dà il suo benestare. |