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SUPPLENZE: DA TORINO INTERPRETAZIONI LESIVE PER I PRECARI

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Un colpo di mano che scavalca l´amministrazione centrale e il contratto, danneggiando gravemente i docenti”.

Così la Gilda degli Insegnanti commenta la nota con cui l´Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, ambito territoriale della provincia di Torino, ha sancito che, fino a quando non avviene la nomina, le supplenze sono da considerarsi brevi.

Si tratta di un atto unilaterale – afferma il sindacato – che nuoce sul fronte delle assenze per malattia: 30 giorni pagati al 50% e poi il licenziamento. Inoltre l´articolo 40 della legge 449/97, citato dall´Usr, equipara i supplenti fino a nomina dell´avente diritto agli annuali e a quelli in servizio fino al 30 giugno, tanto da prevederne il pagamento direttamente da parte del Tesoro”.

“Questa interpretazione – dichiara la Gilda – lede un diritto dei supplenti che, a causa dei ritardi dell´amministrazione scolastica, non sono stati ancora assunti fino al 30 giugno”.

Secondo il sindacato, l´amministrazione periferica torinese si sarebbe dovuta rivolgere all´amministrazione centrale che, a sua volta, avrebbe dovuto convocare le organizzazioni sindacali “perché la materia – conclude la Gilda – è di natura contrattuale e, dunque, non si può prestare a interpretazioni unilaterali”. 
Roma, 22 febbraio 2013

                        Ufficio stampa
della Gilda degli Insegnanti

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