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Formazione iniziale: alcuni chiarimenti sul TFA ordinario e speciale

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A fronte delle nostre pressanti richieste di chiarimenti sulle modalità organizzative e sulla funzionalità dei corsi di TFA, il Dipartimento per l’Istruzione e il Dipartimento per l’Università dovrebbero pubblicare una nota congiunta per garantire un comportamento omogeneo da parte delle Università. Sono state anche fornite alcune informazioni sull’iter del TFA speciale.

La nota, che ci è stata presentata in bozza nell’incontro del 19 febbraio, affronta le seguenti questioni:

Durata dei percorsi di tirocinio

Viene chiarito che va rispettata la riduzione dei crediti per chi ha maturato almeno 360 giorni di servizio, ribadita la possibilità di svolgere il tirocinio nella scuola di servizio e che le Università possono riconoscere, secondo le regole previste, ulteriori crediti formativi e/o culturali a chi ne fosse in possesso.

Incompatibilità

Viene data indicazione alle Università di consentire la sospensione dei corsi di Dottorato e dei percorsi di Laurea in considerazione della impossibilità di congelare il TFA (salvo in caso di maternità o gravi malattie). Viene anche chiarito che le attività di ricerca o di insegnamento presso le Università non sono incompatibili con la frequenza del TFA.

Scorrimento delle graduatorie degli aspiranti

Viene chiarito che in caso di rinuncia (per opzione o per altri motivi) di un aspirante ammesso al TFA è possibile effettuare la surroga.

Congelati SSIS

La norma che consente l’accesso ai TFA in soprannumero dei “congelati SSIS” è da considerarsi permanente quindi varrà anche per i prossimi anni accademici.

Problemi organizzativi

Vengono fornite indicazioni per le eventuali convenzioni tra atenei nei casi di numero limitato di corsisti.

Il Decreto sui Tutor coordinatori/organizzatori deve ancora concludere il suo iter: per garantire la rapida attivazione dei tirocini si demanda ai Direttori Regionali la possibilità di individuare propri rappresentanti che in via transitoria garantiscano le attività di individuazione delle sedi e dei docenti tutor.

Si invitano le università a organizzare i corsi in modo da garantire la possibilità di poterli svolgere anche in costanza di un rapporto di lavoro.

Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito il grave ritardo con il quale vengono affrontate tutte le questioni relative alla formazione iniziale ed in particolare abbiamo rimarcato la mancata attivazione del corso breve per i maestri, dei TFA per gli insegnamenti artistici e musicali, dei corsi di sostegno e del CLIL.

Il perdurare dell’assenza dei rappresentanti delle Direzioni generali dell’Università e dell’AFAM, malgrado le numerose sollecitazioni ai vari livelli, non ha consentito di affrontare tali questioni che pertanto restano ancora in sospeso, in attesa del ripristino di corrette relazioni sindacali che auspichiamo possano essere garantite dal futuro Ministro.

TFA speciali

Ci è stato comunicato che l’iter del Regolamento è in corso e si attende il concerto dei Ministeri dell’ Economia e della Funzione pubblica, prima della definitiva  adozione da parte del Consiglio dei Ministri.

L’ipotesi è che tali corsi possano essere attivati contestualmente ai TFA ordinari 2012/2013, previsti a breve, per tutti gli insegnamenti compresi quelli afferenti all’AFAM.

Ci è stato anche comunicato che nel testo definitivo è stata eliminata la prescrizione di non essere in possesso di altra abilitazione, che era stata duramente contestata, mentre non è stata accolta la richiesta di individuare come requisito di accesso i 360 giorni in luogo dei tre anni richiesti.

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