Resta anche l’amarezza di registrare un certo numero di scuole sottodimensionate e che quindi non avranno né Ds né Dsga titolare, perpetuando la storiella dell’anno scorso.
Alla luce dei risultati di oggi, la situazione è la seguente:
Agrigento: +3, Caltanissetta: +2, Catania: +9, Enna: +4, Messina: +6, Palermo: +15 (*), Ragusa. +5, Siracusa: +5, Trapani: +6; per un totale di 55 nuove Istituzioni normodimensionate previste per il prossimo anno scolastico cioè una in più rispetto al tetto massimo fissato dalla bozza esitata dalla Conferenza Stato-Regioni e su cui, a quanto pare il Direttore Generale dell’USR Sicilia, non darebbe parere favorevole.
Comunicato stampa dei Cobas
DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA IN SICILIA
Stamattina l’Assessore all’Istruzione e F.P. della regione Sicilia ha comunicato le modifiche che ha
apportato rispetto al Piano di dimensionamento discusso in questi giorni al “Tavolo” regionale,
relative alle province di Enna, Palermo e Trapani.
A Enna è costituita una nuova istituzione scolastica attraverso l’aggregazione dell’I.C. “Capuana” di
Piazza Armerina all’I.C. “Cordova” di Aidone; a Palermo rimangono sottodimensionati l’I.C.
“Nuccio/Verga” (a causa della presenza delle sezioni ospedaliere e degli alti tassi di dispersione),
l’I.I.S. di Ustica e l’I.C. di Palazzo Adriano/Contessa Entellina (tutela minoranze linguistiche),
mentre si costituiscono due nuovi istituti superiori, uno attraverso la fusione dell’ex I.S.A. di
Palermo con l’I.T.G. “Parlatore” l’altro tra l’I.T.C.G.T. “Duca degli Abruzzi” e l’I.T.C. “Libero Grassi”; a
Trapani rimane sottodimensionato l’I.C. di Favignana.
Di fronte a una situazione gravemente compromessa dai precedenti dimensionamenti (171
istituzioni in reggenza e senza d.s.g.a. titolare) e all’urgenza di concludere in tempi strettissimi la
definizione di questo Piano, che non ha consentito un pieno coinvolgimento di tutti i soggetti
interessati (dagli Enti locali agli organi collegiali), riteniamo non tutte le soluzioni adottate
soddisfacenti.
Per quanto ci riguarda abbiamo ritenuto indispensabile evitare gli ulteriori danni che il
dimensionamento produce sull’organico del personale Ata e docente, evitando (in diversi casi a
Palermo, Catania e Siracusa) l’aggregazione di istituti superiori di identico indirizzo o la
costituzione di megascuole e contrastando lo smembramento di plessi e succursali senza l’ascolto
delle famiglie, del personale e degli studenti.
Auspichiamo che l’imminente avvio dei lavori per realizzare il “Piano per la scuola siciliana”,
annunciato dall’Assessorato nell’incontro del 25 gennaio u.s., sia l’occasione per migliorare
l’attuale situazione e giungere a scelte più ponderate e condivise dalla comunità scolastica.