Salterebbe dunque la validità pluriennale dei libri di testo che era articolata secondo scadenze precise: 5 anni senza cambiamenti alla primaria, 6 anni alle medie e alle superiori.
A determinare il cambiamento il decreto sviluppo di dicembre che ha introdotto due novità: il rinvio dell’obbligo dei libri digitali e il via libera anticipato al cambio di edizioni. In questo modo la validità pluriennale delle adozioni viene “abrogata”, così come spiega la circolare inviata alle scuole a partire dall’1 settembre 2013.
Il ministero, continua l’agenzia, spiega anche che per quest’anno non ci dovrebbero essere effetti, fatta salva la possibilità per le scuole di derogare. Ma dal 2014 si torna alla libertà di cambiare anche ogni anno, ritornerà difficile anche lo scambio di libri fra fratelli.
Quanto ai libri elettronici e misti saranno obbligatori dal settembre del 2014: si comincia progressivamente, dalle classi prima e quarta della scuola primaria, dalla prima classe della scuola secondaria di I grado e dalla prima e dalla terza classe della scuola secondaria di II grado.
Un capitolo a parte invece riguarda la religione cattolica: sono cambiati i programmi, ma manca l’ok dei vescovi alle nuove edizioni dei testi.
In ogni caso il ministero avverte che controllerà l’eventuale sforamento dei tetti di spesa previsti, che saranno indicati nelle prossime settimane, e che “dovrebbero subire solo aumenti contenuti entro il tasso di inflazione” rispetto allo scorso anno.
Lo confermerebbe, dice la Dire, la circolare inviata a presidi e dirigenti dal ministero dell’Istruzione, mentre la nota del Miur del 25 gennaio non elimina i dubbi cosi come evidenziato dalla Flc-Cgil