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Classi di concorso: nuovo incontro al Miur

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Si è tenuta in data odierna la programmata riunione tra Amministrazione e OO.SS. concernente la proposta di Decreto sulle nuove classi di concorso che il Ministro intenderebbe firmare in tempi brevi.

L´Amministrazione ha apportato al testo sulla parte generale alcune correzioni così come richieste nella riunione precedente dalle OO.SS. Ciò nonostante il testo riformato continua a suscitare perplessità e contrarietà soprattutto in merito ai seguenti problemi:

– Resta inalterata la questione relativa allo strumento del decreto che il Ministro intende utilizzare superando la normale procedura del regolamento che prevede il parere del CNPI (che non è stato riconfermato a partire dal 1 gennaio 2013) e delle commissioni parlamentari. Nella sostanza la delegazione della Gilda ribadisce che tale decisione sarebbe del tutto illegittima perché il D.L. 112 del 2008 prevede esplicitamente il ricorso al D.P.R. (regolamento) e non al semplice decreto ministeriale che era in precedenza previsto dall´art. 405 del T.U. 297/1994 (norma precedente e quindi modificata) e si impegna a impugnare una simile forzatura giuridica.

– Risulta non accettabile la delega alla discrezionalità dei dirigenti scolastici della scelta della classe di concorso cui attribuire l´insegnamento con il solo vincolo di non creare soprannumerarietà e senza il parere nemmeno consultivo del Collegio dei Docenti e senza un atto di indirizzo nazionale.

– Sono ancora oscuri i necessari riferimenti ai titoli di accesso previsti per i futuri concorsi, fatto stante che sarebbe garantita la permanenza dei vecchi titoli e l´inserimento nelle vecchie classi di concorso per il personale a tempo indeterminato e per coloro che sono inseriti nella attuali graduatorie ad esaurimento. Serve pertanto un provvedimento ancora tutto da definire.

– Sono incongruenti e non accettabili i riferimenti alla formazione degli organici della secondaria di secondo grado che hanno un percorso normativo e regolamentare diverso.

La delegazione della Gilda degli Insegnanti ha preso atto che il provvedimento così come è stato ripresentato risulta privo del necessario coordinamento con i necessari provvedimenti contestuali (formazione degli organici, introduzione dell´organico funzionale, effetti dei dimensionamenti, nuovo regolamento dei titoli di accesso, ecc.) e invita pertanto l´Amministrazione e in particolare il Ministro ad evitare decisioni frettolose e foriere di tensioni, contestazioni e contenzioso. Come già espresso nelle riunioni precedenti, serve un provvedimento globale che inserisca la riforma delle classi di concorso all´interno di un quadro omogeneo in cui si tratti di organici, reclutamento, titoli di accesso, graduatorie, ecc.

Infine le OO.SS., di fronte al silenzio del MIUR circa i vari problemi che esistono sui TFA, hanno dato la loro disponibilità alla prosecuzione degli incontri tecnici che dovrebbero vertere sulle tabelle allegate al decreto solo dopo un chiarimento su tutta la questione TFA insieme con il dipartimento dell´Università. Sulla questione delle tabelle la delegazione della Gilda degli Insegnanti ha intanto espresso la sua contrarietà sull´organizzazione delle classi di concorso di strumento musicale così come presentate dal MIUR.

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