L’ammissione agli scritti, con riserva, si potrebbe ora aprire per altri 5mila ricorrenti: l’udienza fissata per il 7 febbraio. Se però il buongiorno si vede dal mattino…
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Se il buongiorno si vede dal mattino, nei prossimi giorni potrebbero aggiungersi almeno 5mila candidati al concorso a cattedra nella lista dei circa 88mila già ammessi alla prova scritta. Lo scorso 25 gennaio, il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso della prima candidata che ha fatto registrare tra i 30 e i 34,5 punti su 50 massimi: l’aspirante docente, Irene Lo Bue, sostenuta dall’Anief, ha infatti sostenuto che il Miur ha alzato troppo l’asticella del merito per accedere alle prove d’esame. E il giudice gli ha dato ragione: bastava conseguire, in proporzione, la sufficienza e non centrare almeno 7/10.
L’ammissione non è definitiva. Per ora si tratta solo di un passaggio “in sede cautelare”, ma i legali dell’Anief sono fiduciosi. Ad iniziare dall’ammissione degli atri 5.000 candidati, la cui udienza si svolgerà il prossimo 7 febbraio, i quali attendono a loro volta l’ammissione alle prove scritte in calendario dall’11 al 21 febbraio.
“Ancora una volta la giustizia ha sanato una evidente condizione di illegittimità che aveva escluso dalle selezioni candidati che ora possono dimostrare il loro merito”, dichiara il presidente ANIEF, Marcello Pacifico. “Questo è il secondo dei ricorsi annunciati a settembre all’indomani della pubblicazione del bando di concorso che il sindacato vince”.
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