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CONCORSO A CATTEDRA, VERIFICA DI INGLESE ALLA PRIMARIA: SARÀ DI CARATTERE PRATICO

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La traccia che verrà proposta il prossimo 12 febbraio dovrebbe contenere una situazione o un’azione in inglese. E chiederà di rispondere, argomentare, commentare nella stessa lingua. Non è sicuro però che l’inglese sia presente in uno solo dei quattro quesiti. Di certo, lo spazio massimo concesso sarà sempre di una pagina. E non si farà riferimento a letteratura e civiltà linguistica.
Altri consigli utili sulle prove scritte del concorso a cattedra, per tutte le classi di concorso, sono consultabili all’interno del numero 10 de La Tecnica della Scuola, acquistabile on line a partire da lunedì 21 gennaio. La rivista contiene anche importanti novità sulle nuove classi di concorso (la loro approvazione è questione di giorni, ma per alcuni anni varranno solo per Tfa e concorsi) e sui tirocini abilitanti riservati (per accedervi serviranno tre supplenze da almeno 180 giorni l’anno). E tanto altro ancora…
La verifica scritta per i docenti della primaria sulla conoscenza della lingua inglese in cosa consiste? E’ quello che si chiedono tantissimi candidati del concorso a cattedra, soprattutto da quando sono state rese pubbliche l’esito delle prove preselettive e le indicazioni per lo svolgimento delle prove scritte. Secondo quanto recepito da La Tecnica della Scuola sull’argomento, trattandosi di un concorso pubblico, non è possibile inquadrare il tipo di quesito che verrà posto il prossimo 12 febbraio ai candidati all’insegnamento nell’ex scuola elementare italiana.
Però si possono fornire delle indicazioni sicuramente utili. La prima è che non esiste un programma di studio, nemmeno di massima o di riferimento, su cui prepararsi o esercitarsi. Tuttavia, avendo il ministero dell’Istruzione indicato la verifica della conoscenza del “livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue straniere”, ai candidati verrà chiesto di dimostrare di conoscere e interpretare la lingua inglese attraverso una modalità di carattere pratico: riguarderà, infatti, argomenti ben definiti, di tipo semi-strutturato.
Potrebbe, ad esempio, essere descritta una situazione o un’azione in inglese. E chiesto al candidato di rispondere, argomentare, commentare sempre in inglese. Il contenuto del quesito potrebbe riguardare situazioni comuni. Ma non sono da escludre gli ambiti più vicini alle conoscenze dei docenti della scuola primaria.
Le domande poste, quindi, non avranno nulla a che vedere con la letteratura e la civiltà linguistica.
Per quanto riguarda il numero di quesiti dedicati alla lingua inglese, è fortemente probabile che riguardi solo uno dei quattro quesiti. Ma il Comitato tecnico scientifico che si sta occupando di definire le domande potrebbe anche decidere di inserire la presenza dell’inglese in più di un quesito.
Di sicuro, invece, anche la risposta sul quesito che riguarda la lingua dovrà essere contenuta in una pagina.
Tutti i consigli utili sulle prove scritte del concorso a cattedra, non solo riguardanti la primaria, sono consultabili all’interno del numero 10 de La Tecnica della Scuola, acquistabile anche on line a partire da lunedì 21 gennaio. Il numero 10 contiene anche importanti novità e interviste sull’iter di approvazione dei Tfa speciali (per accedervi serviranno tre supplenze da almeno 180 giorni l’anno) e delle nuove classi di concorso (la loro approvazione è questione di giorni, ma per alcuni anni varranno solo per Tfa e concorsi). E tante altre notizie utili a tutti coloro che operano nella scuola italiana o che vogliono conoscerla più da vicino.
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