Si valuterà anche «l’originalità» negli scritti. È una delle indicazioni fornite dal ministero dell’Istruzione che poco fa ha diramato un avviso con le ultime istruzioni per lo svolgimento delle prove scritte che cominceranno l’11 febbraio, andranno avanti fino al 21 dello stesso mese e saranno affrontate dagli 88.610 candidati che hanno superato la preselezione di dicembre scorso.
Precettate 500 scuole
Il numero degli edifici scolastici preventivamente individuati sulla base del numero dei concorrenti, per lo svolgimento della prova, si aggira tra 300 e 500. Il 25 gennaio sarà comunque pubblicato l’elenco effettivo per ciascuna regione, delle scuole che saranno individuate dai direttori degli Uffici scolastici regionali, previo assenso del rispettivo dirigente scolastico, secondo criteri di rotazione per evitare di far subire agli studenti un numero eccessivo di giorni di sospensione delle lezioni.
Le prove scritte
Le prove consisteranno in quesiti a risposta aperta (4 o 3) e verteranno sui programmi disciplinari e sui contenuti trasversali indicati nel bando «al fine di accertare il possesso dei requisiti culturali e professionali». A ciascun candidato sarà dato, subito dopo le operazioni di identificazione, un foglio di 4 facciate prestampate, ognuna per ciascun quesito. Saranno messi a disposizione anche fogli bianchi per eventuali brutte copie che però non dovranno essere inseriti nel plico da consegnare al termine della prova.
Criteri di valutazione
Ogni commissione disporrà, per la valutazione della prova scritta, di criteri definiti a livello nazionale quali “pertinenza”, “correttezza linguistica”, “completezza”, e come detto, “l’originalità”. Eventualmente potranno essere utilizzati anche criteri specifici, differenziati per le diverse aree disciplinari. Ogni commissione inoltre potrà integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati. A ogni quesito verrà attribuito un punteggio da zero a dieci. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi arrivare a una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti a trenta. Superano lo “scritto” coloro che ottengono una votazione minima pari a 28/40 (4 quesiti) e a 21/30 (3 quesiti). Per le prove con quattro quesiti il candidato ha a disposizione due ore e trenta minuti, per quelle con tre quesiti due ore.
Per tutte le prove sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana al quale si potranno aggiungere, secondo le classi di concorso, codici e testi di legge non commentati e non annotati, riga, squadra, gomma, matita, compasso, dizionario monolingue non enciclopedico, dizionario bilingue italiano/latino o latino/greco. Non sarà ammesso l’uso di calcolatrici di qualsiasi tipo, fatto salvo l’uso della calcolatrice scientifica in alcune classi di concorso.
Claudio Tucci
www.ilsole24ore.com