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Graduatorie d’istituto: le scuole dovranno occuparsi delle verifiche e rettifiche con decreto manuale

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ll MIUR ha inviato la nota 9582 del 14 dicembre 2012, di chiarimento, che getta ancora scompiglio nel lavoro delle segreterie scolastiche, già alle prese con le chiusure amministrative e altre incombenze di fine anno (compresi censimento Istat, monitoraggi, invio flussi, pagamento supplenti, etc…).

Questa nota va nella direzione opposta rispetto agli impegni che il MIUR aveva preso a seguito delle nostre proteste (sit-in, flash mob) relativamente ai continui e pressanti carichi di lavoro, cui vengono sottoposte le scuole. La nota, evidenziando unicamente la mancanza dei tempi tecnici per il ripristino delle preesistenti graduatorie in via informatica, fornisce ulteriori istruzioni dirette a URS e ATP, affinché si adoperino ad “invitare i dirigenti scolastici delle istituzioni non interessate al dimensionamento, che si trovano a riscontrare la presenza di nuovi  inserimenti nelle graduatorie, dovuti ad errori materiali, ad effettuare il depennamento dei nominativi dei docenti erroneamente inclusi, ripubblicando, se necessario, le graduatorie interessate dal fenomeno”.

Gli USR hanno iniziato a far girare note d’istruzioni alle scuole sul modo per effettuare la verifica, confrontando le graduatorie 2012/2013 con le graduatorie d’istituto definitive pubblicate nell’a.s. 2011/2012 e riscontrando i motivi del differimento.

 

 

La posizione della FLC CGIL

 

Ci siamo già espressi sollevando la nostra contrarietà circa la precedente, presunta nota di chiarimento (9509), che sono diventate vere e proprie preoccupazioni quando è stata diramata la successiva (9582), che scarica ancora una volta sulle scuole l’inaccettabile ritardod’intervento su di una situazione già nota da tempo e da noi denunciata.

Ci preme sottolineare che se l’operazione di allineamento delle graduatorie fosse stata svolta nei tempi che avevamo richiesto e in modo più trasparente, probabilmente si sarebbero evitati questi errori che stanno determinando ulteriore confusione nelle scuole e gravi danni sia alla didattica che ai lavoratori.

 

La nota a nostro parere resta insufficiente per garantire procedure corrette e trasparenti.

  1. E’ il MIUR che deve fornire indicazioni univoche ai Dirigenti per effettuare il depennamento dei non aventi diritto esplicitando, nel contempo, come possano distinguerli dai nuovi inserimenti legittimi e quale sia la procedura da seguire per effettuare taledepennamento;
  2. In molti ambiti territoriali hanno già formalmente comunicato che le graduatorie erano da considerarsi definitive, pertanto, sarebbe opportuno ci fosse una formale dichiarazione di non “definitività” di tutte le graduatorie, altrimenti il depennamento potrebbe essere effettuato solo con le regolari procedure di preavviso agli aspiranti depennandi.

E’ opportuno che in ogni provincia si definiscano calendari precisi, sia per le convocazioni che per l’assunzione in servizio, in modo da garantire parità di trattamento a tutti gli aspiranti. Sarebbe utile fissare una data unica dalla quale decorrono i nuovi contratti, in modo che non ci sia nessuna differenza di trattamento tra i vari aspiranti.

Altra cosa non menzionata, è cosa succede nel caso in cui sia stata conferita una supplenza a titolo definitivo ad un non avente diritto, visto che l’operazione è stata già effettuata e siamo in presenza di contratti stipulati regolarmente, che non possono essere rescissi, se non a causa dell’annullamento della procedura, cosa che non è avvenuta in modo esplicito.

Meno male che il MIUR aveva assicurato alla delegazione, durante il sit-in ATA del 13 dicembre, un ripensamento complessivo del suo funzionamento, più in sintonia con i tempi e le urgenze delle segreterie scolastiche.

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