Qualcuno potrebbe dire e chiedersi, dove sta lo scandalo o la disparità? In realtà a scuola media e nelle scuole superiori non esiste nessuna disparità poiché lo Stato, grazie alla concertazione e richiesta dei sindacati, è riuscito ad assicurare un riconoscimento economico maggiore per chi fosse laureato e specializzato rispetto a chi avesse solo il diploma. Tutto ciò è dimostrabile dalle tabelle stipendiali dei docenti, in cui esiste la fascia per i docenti di scuola media diplomati e la fascia per i docenti di scuola media laureati.
Tale assurdità si verifica e si riscontra maggiormente nella scuola dell’Infanzia e nella scuola primaria, ambito in cui la maggior parte del personale docente è in possesso del solo diploma magistrale. In realtà i laureati in Scienze della Formazione Primaria in Italia hanno superato la quota dei 50.000 …. che ricopre posti nella scuola con diversi incarichi a tempo determinato e indeterminato nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, curriculare e sostegno. I docenti diplomati magistrale hanno un riconoscimento economico pari a quello dei laureati.
LA TABELLA STIPENDIALE (ovvero il frutto della contrattazione e richiesta dei sindacati )
NON PONGONO NESSUNA DIFFERENZA TRA DOCENTI DIPLOMATI E LAUREATI, PER LA SCUOLA MEDIA TALE DISTINZIONE VIENE FATTA!!
QUESTO E’ IL VERO SCANDALO E NESSUNO NE PARLA E NESSUNO NE RICHIEDE UN RICONOSCIMENTO.
Può anche essere “accettabile “ l’atteggiamento di una parte di colleghi diplomati (forse un po’ limitati) nei confronti dei laureati in SFP, considerandoci scatole di sapere prive di operatività e capacità in campo. Non è concepibile che anche lo Stato non riconosca la nostra formazione offendendo la nostra intelligenza e cultura. La politica del riconoscimento del merito e della formazione nel nostro paese è ancora lontana, molto lontana mentre la violazione della magna carta è vicina, all’ordine del giorno. Lo stato di sua iniziativa mai riconoscerà tale diritto per fare cassa, i sindacati mai lo richiederanno per non sollevare gli animi della grande platea dei diplomati magistrali e delle loro tessere. E’ il momento di urlare a tutti e renderli consapevoli di quale disparità vivono i docenti laureati in SFP. E’ il momento di alzare la testa, se lo stato e i sindacati non ci daranno (come comunque sta succedendo) ascolto tentiamo la via della magistratura. Il tribunale forse potrebbe essere l’unica via d’uscita, qualcuno si è già attivato.
Rifletta chi possieda un po’ di dignità e orgoglio professionale.
Gruppo SFP: uniamoci per il merito
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