Il MIUR, con nota 5357 del 6 dicembre 2012, ha inviato alle scuole le indicazioni operative dei prestati servizi. La nota MIUR, riferendosi alla precedente nota 3444 del 17 luglio 2012, fornisce alle scuole un chiarimento circa le nuove modalità di gestione dei prestati servizi.
In essa si sottolinea che le segreterie scolastiche sono chiamate, mese per mese, a confermare la prestazione di servizio del personale supplente in carico (supplenza in attesa dell’avente diritto o per maternità) e che la mancata conferma comporterà l’assenza, per quel mese, del prestato servizio nel flusso trasmesso da SIDI a SPT (Service Personal Tesoro) e, quindi, la sospensione del pagamento dello stipendio. In questi casi, si potrà recuperare la situazione il mese successivo.
In pratica, a partire dal giorno 16 di ogni mese verranno proposti i periodi per il mese corrente, relativi ai contratti ancora aperti, con l’eccezione del mese di dicembre, proposto dall’applicazione a novembre, poiché questi devono essere trasmessi per il pagamento entro il giorno 5 del mese stesso. Verranno, inoltre, proposti eventuali periodi per i mesi precedenti, se non erano stati acquisiti e trasmessi dalla segreteria in tempo utile.
La nuova procedura, quindi, sostituirebbe la generazione automatica dei prestati servizi con un procedimento “attivo” a carico delle segreterie scolastiche. Precedentemente, l’adozione della generazione automatica dei suddetti servizi, al termine di ogni mese, consentiva il conseguente pagamento da parte di SPT. La sospensione della suddetta generazione automatica era determinata solo dall’inserimento a sistema della chiusura del contratto.
Scopo delle recenti modifiche: evitare problemi di recupero delle somme nel caso in cui avvenga un ritardo nel comunicare le chiusure di contratto, producendo indebiti pagamenti.
La nostra posizione
Il chiarimento è stato emanato dal MIUR a seguito delle nostre ripetute denunce circa il mancato pagamento degli stipendi dei supplenti. Le innumerevoli segnalazioni pervenute in proposito hanno evidenziato in senso peggiorativo la già instabile situazione economica dei supplenti precari, che non riscuotevano mensilmente la propria retribuzione.
La FLC CGIL ha, inoltre, denunciato la farraginosità della procedura, che si identifica come una nuova molestia burocratica. Nondimeno accresce il lavoro delle segreterie, già messo a dura prova dalla penuria di personale e dall’aumento dei carichi dovuto a tutte le innovazioni normative di questi ultimi mesi, aggravando ulteriormente l’organizzazione dei servizi ATA. Se da una parte si continua a richiamare a viva voce la semplificazione amministrativa, dall’altra si opprime il personale con adempimenti superflui e ridondanti.
Denunciamo ancora una volta la situazione di difficoltà del personale supplente precario e lo stato di malessere in cui si trova a operare il personale ATA della scuola, sul quale vengono addossate innumerevoli incombenze. La nostra risposta è il sit-in del 13 dicembre davanti al MIUR.