Ora al termine dell’esercitazione appaiono tutte le risposte fornite: corrette e errate (le prime in verde, le seconde in rosso). Solo che, continuando a mancare il “librone” contenente tutti i 3.500 quiz in modo consequenziale, quando la risposta è errata non si riesce ancora a risalire a quella esatta. Per farlo, i candidati sono costretti a sottoporsi alla sessione completa almeno un’altra volta. Intanto il tempo passa e la prova ufficiale si avvicina. ULTIMA NOVITA’: ci si può esercitare anche senza codice fiscale
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Un passo avanti è stato fatto. Ma i 321mila candidati al concorso a cattedra si aspettavano sicuramente di più. Sono queste le prime reazioni alla decisione del ministero dell’Istruzione di venire incontro alle loro proteste per modificare il simulatore on line contenente, all’interno dei 70 “pacchetti” da 50 domande ciascuno, tutti i 3.500 quiz a risposta multipla che il 17 e 18 dicembre saranno utilizzati per la preselezione.
Dai Forum che trattano di scuola, tanti dei diretti interessati non nascondono la soddisfazione per aver indotto il Miur a non limitarsi (come era stato deciso inizialmente) a pubblicare solo l’esito numerico delle risposte fornite.
Ora, invece, al termine di ogni sessione di 50 esercizi appare una scritta contenente le seguenti informazioni (di volta in volta completate automaticamente dal software sulla base delle risultanze derivanti dall’esercitazione): Modulo selezionate, Risposte esatte, Risposte sbagliate, Risposte errate, Punteggio, Test completato in. Seguono, all’interno di un riquadro, le 50 domande (riportate per esteso ed identificate con il “codice originario”).
Sotto ad ogni domanda, sono posizionate le risposte prescelte dall’aspirante docente che si è sottoposto alla verifica preparatoria: le risposte corrette sono evidenziate in verde, quelle sbagliate in rosso.
Il problema, ed ora entrano in ballo gli scontenti, è che, al contrario di quello che era trapelato poche ore prima, il candidato che non ha indicato l’item corretto continua a non conoscere con immediatezza qual’era la risposta su cui avrebbe dovuto far cadere la preferenza. L’unico modo per saperlo è sottoporsi di nuovo a quella sessione di prove. Consapevole che la domanda a cui non si è riusciti a rispondere correttamente verrà sicuramente riproposta. Dovrà però stare attento a memorizzarla mentalmente (non è possibile copiare o stampare nulla di quello che appare sullo schermo), perché sarà posizionata diversamente. E se il candidato non riuscirà a rispondere ancora bene, dovrà sottoporsi alla sessione addirittura una terza volta. Considerando che questa procedura andrebbe seguita per 50 volte, c’è davvero poco tempo da perdere. Soprattutto perché i giorni a disposizione sono davvero pochi.
Insomma, chi ha a cuore il passaggio alle prove selettive vere e proprie farebbe bene a dedicare molte ore al giorno agli esercizi proposti dal Miur via internet.
Infine. dal 29 novembre chiunque potrà esercitarsi senza essersi iscritto preventivamente al sitema Polis e aver presentato la domanda al concorso. Il codice fiscale infatti, non è più necessario per accedere al simulatore. |