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Intervista al coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio (in allegato scheda sulla progressione stipendiale)

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Il 22 novembre i sindacati della scuola (esclusa la Cgil) hanno sospeso lo sciopero con manifestazione che avevano indetto a Roma per il 24 contro il blocco degli scatti di anzianità e contro l’aumento dell’orario di cattedra a 24 ore per i docenti della secondaria. La decisione, pur se conseguita alla Convocazione a Palazzo Chigi dei Sindacati e alla presentazione dell’Atto di indirizzo per il recupero degli scatti di anzianità, è arrivata a ridosso di un’organizzazione ormai predisposta e con docenti pronti allo sciopero. Questa scelta ha suscitato non solo attestazioni di stima per un successo ottenuto senza che i docenti ci rimettessero una giornata di lavoro e che permetterà il passaggio di gradone, il recupero degli arretrati e un conteggio più favorevole per la pensione ma anche proteste. Proteste dure e molto polemiche contro i sindacati, pronti sempre a cedere e ancora di più contro la Gilda che è sembrata rinunciare ad uno stile che fino ad allora l’aveva contraddistinta. E’ vero, tutto ciò?

Filippo Tortorici
coordinatore@gildacatania.it

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