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Da quest’ anno scolastico nelle classi terze di tutti i licei linguistici una materia insegnata in lingua straniera secondo la metodologia Clil

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Al via la formazione dei docenti. Domani convegno al Miur con esperti nazionali e internazionali

Un passo importante verso l’internazionalizzazione della scuola italiana: è il CLIL Content and Language Integrated Learning), la metodologia che prevede, da quest’anno scolastico, l’insegnamento di una materia in lingua straniera in modo graduale nelle classi terze dei Licei Linguistici. A seguire saranno coinvolte le
classi successive e le classi quinte degli altri Licei e degli Istituti Tecnici. Sulle modalità di attuazione sono in preparazione apposite norme transitorie e linee guida.

L’Italia è stato il primo Paese ad avere inserito questa importante innovazione metodologica nell’ordinamento, grazie alla Riforma delle Scuole Superiori del 2010 che ha disegnato i nuovi Licei e gli Istituti Tecnici.

Nell’anno scolastico 2013/2014 nelle classi quarte dei Licei Linguistici la didattica si svilupperà con una seconda disciplina insegnata in un’altra lingua straniera. In tutti gli altri Licei e negli Istituti Tecnici, gli insegnamenti CLIL saranno attivati nelle classi quinte nell’anno scolastico 2014/2015.

“L’insegnamento in lingua straniera anche nei Licei Linguistici – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Francesco Profumo – oltre che in alcune facoltà universitarie, è importante perché aiuta i nostri studenti a munirsi di quelle conoscenze e competenze linguistiche che si riveleranno
strategiche nel loro futuro professionale. Il mercato del lavoro, infatti, sarà sempre più a dimensione europea e quindi la scuola deve essere capace di corrispondere a queste aspettative”.

Seminario di studio “La metodologia Clil nei Licei linguistici”

Il Sottosegretario Elena Ugolini, con delega all’internazionalizzazione, ha promosso, con la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica, un seminario che si terrà domani mercoledì 28 novembre dalle ore 9.30 alle 17.30 presso la Sala Comunicazione del Miur. I principali attori di questa innovazione metodologica si confronteranno alla presenza di esperti nazionali e internazionali tra cui il Dott. David Marsh, ideatore del termine CLIL e la Prof.ssa Carmel Mary Coonan, autrice di importanti testi su questa metodologia.

La formazione dei docenti

Per l’avvio dell’insegnamento in lingua straniera è fondamentale la formazione dei docenti. L’anno scorso sono stati 16.000 gli insegnanti che hanno dato la disponibilità alla frequenza dei corsi. Quest’anno scolastico si parte con la formazione dei docenti dei Licei Linguistici: sono circa 1.000 quelli che frequenteranno i corsi metodologico-didattici presso le università e 2.750 quelli che frequenteranno i corsi linguistici. Altri 2.500 docenti saranno coinvolti nella formazione a partire dal 2013-2014.

Sono state definite inoltre le Università nelle quali si svolgeranno i percorsi formativi che offrono 50 corsi di inglese, francese, tedesco e spagnolo finalizzati al conseguimento della certificazione linguistica di livello C1 del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue e 30 corsi di perfezionamento metodologico-didattico.

I corsi sono destinati sia ai docenti a tempo indeterminato sia a quelli a tempo determinato dei Licei Linguistici, i primi a iniziare con l’attivazione del CLIL nel corrente anno scolastico 2012/13.

Per gli insegnanti il percorso rappresenta un’ opportunità di crescita professionale che non è limitata al solo potenziamento della lingua straniera e all’apprendimento della metodologia CLIL, ma che sviluppa anche le seguenti competenze:

  • elaborazione di materiali in lingua straniera, a partire dalle risorse presenti in rete;
  • studio della didattica attraverso le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC), anche con l’utilizzo delle Lavagne interattive multimediali;
  • partecipazione a network internazionali di docenti CLIL attraverso scambio di materiali ed esperienze.

Al termine del percorso formativo è offerta ai docenti la possibilità di una borsa di studio all’estero Comenius finanziata con fondi europei.

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