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LE RAGIONI DI UNA SCELTA

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Perché la Gilda ha sospeso lo sciopero e la manifestazione?

 

Una Organizzazione sindacale deve sempre avere come linea guida le finalità per cui si è costituita e cioè la tutela collettiva ed individuale dei propri rappresentati e deve di conseguenza focalizzare gli obiettivi tenendo presente l’interesse della base.

Le scelte che è chiamata ad operare nelle azioni politiche e sindacali non possono prescindere da quanto premesso e devono doverosamente essere assunte con la logica della ragione e non sotto l’impulso emotivo dettato da altre logiche, legittime ma fuori da questi cardini.

Riteniamo di essere una organizzazione laica, fatta di gente onesta che non prende in giro i colleghi.

L’amarezza di chi, pur avendo operato nel giusto, rileva l’incomprensione di qualcuno, sarà il prezzo che dovremo pagare per aver sempre sostenuto posizioni di coerenza.

Per fare chiarezza ripercorriamo brevemente gli ultimi avvenimenti.

Lo sciopero e la manifestazione nazionale indette unitariamente da tutte le Organizzazioni sindacali fin dal 15 ottobre scorso e previste per sabato 24 novembre, aveva trovato le ragioni dell’unità solo riferendosi a due obiettivi condivisi:
1) l’annullamento della norma sulla maggiorazione delle sei ore di lavoro a parità di retribuzione per gli insegnanti della scuola secondaria;
2) il recupero degli scatti di anzianità.
Ieri, l’emendamento approvato alla Camera aveva risolto la prima questione sull’orario.
Oggi, il protocollo di intesa presentato dal governo alle OO.SS. più rappresentative, avvia a soluzione anche il secondo.
I segretari nazionali di CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e GILDA hanno quindi ritenuto che in questa fase di trattativa aperta sugli scatti di anzianità fosse opportuno sospendere, ma non revocare, lo sciopero e la
manifestazione previsti per sabato prossimo. Il nostro coordinatore nazionale non ha però mancato di far rilevare la non pertinenza di un concetto”impiegatizio” come quello di produttività rispetto alla specificità della professione docente.
La sospensione dello sciopero è un atto istituzionale consequenziale proprio all’apertura delle trattative; una tregua per discutere con la controparte come risolvere i problemi.
Non possiamo però non stigmatizzare il comportamento del governo per la presentazione fuori tempo massimo di una proposta conciliativa, che è impossibile sottoporre all’attenzione delle assemblee dei lavoratori della scuola prima dello sciopero previsto.
La trattativa sugli scatti di anzianità, che pure ci restituisce un diritto professionale da più parti attaccato e negato tout-court o legato a un presunto merito, non deve comunque essere un semplice punto d’arrivo.
La Gilda nazionale ha dichiarato, a sostegno della vertenza in corso, che la mobilitazione continua, confermando l’astensione dalle attività aggiuntive già adottata in moltissime scuole.
Ora la mobilitazione, vasta e forte nelle scuole, deve pretendere di più, deve entrare in una fase successiva per perseguire gli altri importanti e irrinunciabili obiettivi:

– rifiuto di qualunque logica di privatizzazione e di aziendalizzazione  della scuola statale (ddl ex Aprea).
– difesa della contrattazione nazionale per la tutela del lavoro e  sblocco del contratto fermo dal 2009;
– stabilizzazione del precariato nella stabilità degli organici;
– riconoscimento della carriera (scatti stipendiali) anche per i precari;
Non sappiamo se questi obiettivi possano essere gli obiettivi di tutte le organizzazioni sindacali della scuola; crediamo possano essere gli obiettivi di tutti i docenti e su questi riprenderemo la lotta con chi ci vorrà accompagnare.

 

Il Coordinatore provinciale Filippo Tortorici

 

comunicato da stampare del Coordinatore Nazionale Rino Di Meglio sulla revoca dello sciopero

 

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