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Profumo conferma: Accorpamenti per gli Uffici Scolastici Regionali

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È stato previsto l’accorpamento degli uffici scolastici delle regioni con il minor bacino di popolazione studentesca. Lo ha spiegato, durante il question time, il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, rispondendo a una interrogazione sulle iniziative per la revisione dello schema di decreto ministeriale che prevede l’accorpamento degli uffici scolastici di alcune regioni.

Premettendo che la riorganizzazione è avvenuta in attuazione del provvedimento che ha imposto a tutte le amministrazioni dello Stato una riduzione complessiva delle dotazioni organiche (per cui gli uffici dirigenziali generali del Miur scendono, ad esempio, a 27 con una riduzione di 7), Profumo ha aggiunto che “in tutte le ipotesi di accorpamento la somma della popolazione studentesca delle regioni interessate continua a essere inferiore rispetto a quella di singole regioni come la Lombardia, la Campania e il Lazio”.

Nelle regioni coinvolte dall’accorpamento degli uffici scolastici non cambierà – ha assicurato comunque il ministro – il servizio prestato all’ utenza sul territorio regionale. Anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, affiancate a una presenza amministrativa sul territorio, si sperimenterà un nuovo modello organizzativo che consentirà di coniugare l’esigenza di efficienza della struttura amministrativa con quella di contenimento della spesa senza alcun depauperamento del funzionamento del sistema scolastico nei territori interessati”.

Il ministro Profumo ha confermato l’accorpamento dell’Ufficio scolastico regionale ligure a quello del Piemonte. La parlamentare Gabriella Mondello ha presentato una interrogazione al riguardo e la risposta del ministro è stata negativa. Profumo “ha confermato la scelta – ha detto Mondello – in quanto l’organico degli uffici deve essere ridotto del 20% e questo comporta la rideterminazione delle strutture periferiche con l’accorpamento delle Regioni con il minor bacino d’utenza”.

Il ministro – ha riferito Mondello – ha però assicurato che non cambierà il servizio prestato sul territorio regionale anche grazie all’utilizzo di nuove tecnologie coniugando l’ efficienza con il contenimento della spesa”.

L’accorpamento prevede la creazione di un Ufficio scolastico interregionale che avrebbe direzione e sede principale a Torino, una succursale a Genova e alcuni uffici territoriali, ha detto ancora Gabriella Mondello.

Anche se nel question time non se ne è parlato, alle sorti degli Uffici Scolastici Regionali saranno strettamente legate quelle degli UST, Uffici Scolastici Territoriali, gli ex-Provveditorati, su cui incombe la scure della spending review.


tuttoscuola.com mercoledì 14 novembre 2012

 

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