Gilda degli insegnanti denuncia il “grave ritardo con cui, a cura dell´Amministrazione, si stanno effettuando le operazioni di aggiornamento delle Graduatorie d´Istituto per l´a.s. 2012/2013”.
Un ritardo, osserva il sindacato che “crea, in questo travagliato inizio di anno scolastico, un ulteriore grave disagio ai docenti e agli alunni, danneggiando la scuola pubblica.”
Gilda sottolinea il fatto che “I supplenti che sono stati nominati in questa prima parte dell´anno scolastico e stanno insegnando nelle classi “fino all´avente diritto”, quando verranno pubblicate le Graduatorie definitive dovranno lasciare il loro posto a chi sarà nominato e spostarsi su altre scuole, con un aggravio di lavoro anche per le segreterie delle scuole. I gravi danni di questi “spostamenti”, ad anno scolastico inoltrato, sono evidenti sia per i docenti che per gli alunni, e le loro famiglie, che vedranno cambiare gli insegnanti dopo che gli stessi avevano già impostato e programmato le attività, impossibilitati a garantire la continuità didattica nelle classi”.
Non si può non essere d’accordo con la denuncia sindacale che sappiamo condivisa anche dagli altri sindacati rappresentativi, ma questo assurdo che si ripete (in peggio) da tanti anni può essere cambiato? Se sì, come?
L’anno scolastico si prepara un anno prima in una sequenza di azioni amministrative, tra loro dipendenti, che si concludono, appunto, con le nomine dei supplenti annui.
Regole per la mobilità, definizione degli organici, trasferimenti e assegnazioni provvisorie del personale, nomine in ruolo, supplenze annue: sono le tappe principali di questa catena che – come Tuttoscuola ha già ricordato – può consentire di onorare l’appuntamento finale dell’avvio regolare dell’anno scolastico.
Le primi due operazioni (mobilità e organici) si possono anticipare, se anche il sindacato lo vuole, di almeno tre mesi, facendo partire la macchina entro dicembre. A seguire verrebbero gli altri adempimenti, tanto da poter concludere le operazioni all’inizio dell’estate. Per ultime ci sarebbero le nomine dei supplenti annuali.
Il “fino all’avente titolo”, volendo, non ci sarebbe più.