Finora sulle 24 ore e sul proposito di abrogare la proposta ministeriale di incremento dell’orario dei professori aveva parlato soltanto il sottosegretario all’istruzione, Rossi Doria, senza fugare il dubbio che il ministro, autore della proposta, volesse rimanerne fuori.
Invece, lontano dall’Italia e dai clamori delle piazze, Francesco Profumo si è schierato decisamente a favore dell’emendamento abrogativo.
“Sulle 24 ore siamo in fase di revisione, c’è un emendamento abrogativo che il Governo sostiene”.
È quanto ha ribadito il ministro dell’Istruzione, riferendosi alla norma contenuta nel ddl stabilità per allungare da 18 a 24 l’orario settimanale di lavoro dei docenti delle scuole secondarie.
“C’è un’attenta valutazione dell’iter in Parlamento”, ha detto Profumo, parlando con i giornalisti a Bruxelles a margine di un incontro con gli europarlamentari italiani, confermando “grande
disponibilità da parte nostra a trovare soluzioni che ci consentano di dare il nostro contributo alla legge di stabilità a saldi invariati”.
“Il mio obiettivo è che non ci sia una riduzione dei servizi per gli studenti”, ha assicurato il ministro, sottolineando come “l’attenzione al tema della scuola in generale sia una premessa per avere un Paese migliore”.
Viene da chiedersi: ma di chi è figlia quella proposta per la quale proprio il ministro Profumo, prima di mettere le carte in tavola, parlava di un grande gesto di generosità degli insegnanti?
tuttoscuola.com | mercoledì 7 novembre 2012 |