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Trattenuta del 2,50% sulle buste paga, in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge

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Il Governo corre ai ripari dopo la sentenza della Corte Costituzionale e ripristina il “vecchio” TFS. Nessuna restituzione in busta paga. Liquidazione più favorevole, ma è in arrivo la stangata della tassazione aumentata dal DDL sulla stabilità. Ancora una volta ci rimettono i lavoratori.

Il Governo ha ripristinato la vecchia buonuscita anche a chi è andato in pensione dopo il gennaio 2011. Questo è quanto prevede il Decreto Legge 185 del 29 ottobre 2012 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Le conseguenze: nessuna restituzione del 2,50 per chi è in regime di TFS perché si ritorna alla vecchia buonuscita.

La pubblicazione in GU del DL 185/12 ci consente di fare chiarezza su un argomento che nei giorni scorsi, a causa dei comunicati sibillini e dei ripensamenti del Governo, era stato oggetto di differenti interpretazioni tanto che in alcuni Enti il sistema informativo era stato adeguato per restituire già da novembre i soldi nelle buste paga dei lavoratori.

In pratica è abolito il comma 10 dell’art 12 della Legge 122/10 (Tremonti) che introduceva a decorrere dal 1 gennaio 2011 per i dipendenti pubblici l’applicazione del TFR prevista dal codice civile con l’accantonamento del 6,91. In seguito all’applicazione di tale comma è stato applicato sì il 6,91 ma sull’80% e non sul 100% definendolo così nuovo TFS.

Adesso che tale comma è stato abrogato, si ripristina la modalità di calcolo della liquidazione disciplinata dalla normativa antecedente la Legge 122/10, e cioè il DPR 1032/73, più favorevole al lavoratore.

Quanto è accaduto non fa altro che confermare il pesante giudizio politico sull’illegittimità dell’impianto della Legge 122/10 (blocco dei contratti, blocco scatti di anzianità, blocco delle retribuzioni, scippo dei fondi contrattuali, ecc) e sull’operato di tecnici e legislatori che riducono i diritti i diritti dei lavoratori in spregio ai principi di legalità e corrono ai ripari solo se costretti dalle pesanti censure dei giudici.

Nei prossimi giorni approfondiremo tutti gli aspetti tecnico-legali e le concrete ricadute di questodecreto sulle retribuzioni dei lavoratori anche alla luce dell’assurdo aumento della tassazione sui trattamenti di fine rapporto introdotto dal Disegno di legge di stabilità (art. 12 comma 11) in discussione alla Camera.

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