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2,50% in più sulle buste paga dei dipendenti pubblici

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Il Governo approva un decreto legge per restituire la trattenuta sugli stipendi. Finisce un’ingiustizia perpetrata ai danni dei salari dei già impoveriti dal blocco dei contratti e degli scatti di anzianità.

Il Governo ha deciso di intervenire per via legislativa e mettere fine al prelievo forzoso del 2,50% sulla busta paga dei lavoratori pubblici in regime di TFS fino all’entrata della Riforma Fornero sulle pensioni.

Questa decisione si è resa necessaria dopo la sentenza della Corte Costituzionale dell’11 ottobre scorso che ha sancito l’illegittimità della trattenuta del 2,50% a carico degli stipendi dei pubblici dipendenti.

La FLC CGIL aveva da subito denunciato l’illegalità di questa norma sin dall’approvazione del DL 78/2010.

Ancora non si conoscono i contenuti del decreto legge e quali saranno le modalità di restituzione del maltolto: ci aspettiamo un provvedimento serio che restituisca ai lavoratori – anche a quelli che per aderire ad Espero hanno trasformato in TFR parte del loro TFS – quanto gli è stato ingiustamente decurtato dallo stipendio sin dal 1 gennaio 2011.

Il DL approvato dal governo è il risultato della iniziativa della nostra organizzazione che da anni si batte anche nelle sedi dei tribunali per affermare il valore delle regole e della legalità.
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Il comunicato del Governo

“…Il Consiglio ha poi approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia. Per quanto riguarda le altre parti della sentenza della Consulta, il Consiglio ha stabilito che si procederà in via amministrativa attraverso un DPCM ai sensi della legislazione vigente…”.

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