Le spese di viaggio dei partecipanti saranno a carico del bilancio delle scuole. Il Miur definisce il seminario nazionale una “iniziativa mai vista in Italia”. In effetti è la prima volta che la formazione dei dirigenti scolastici viene pagata a scapito delle già modestissime risorse delle scuole.
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Si apre fra le polemiche il percorso di formazione dei dirigenti scolastici neo-assunti. La questione che più di altre sta creando malumori fra i corsisti riguarda la copertura delle spese di viaggio per gli spostamenti. Il Ministero non ha dubbi e nella nota che ha inviato agli USR chiarisce che “il Seminario si terrà dalle ore 10,30 alle ore 16,30 per facilitare il più possibile i viaggi in giornata anche al fine di contenere il più possibile i costi dell’iniziativa”. E aggiunge: “Nel caso vi fossero situazioni di difficoltà economica a carico del bilancio delle citate scuole si pregano le SS.LL. [i direttori degli USR, ndr] di adoperarsi per la migliore riuscita dell’iniziativa”. Affermazione che sottintende e dà per scontato che le spese di viaggio debbano essere rimborsate ai corsisti dalle stesse scuole. Il suggerimento del Miur è alquanto curioso in quanto per potersi spostare in giornata moltissimi dirigenti provenienti dalle regioni del nord dovrebbero utilizzare sia il mezzo proprio (per recarsi in aeroporto), sia il mezzo aereo per recarsi a Roma. Ma c’è il particolare che l’uso del mezzo proprio è ormai escluso e il mezzo aereo richiede di particolari autorizzazioni. Oltretutto, come è noto, i voli aerei sono tanto più costosi quanto più ravvicinata è la data di prenotazione rispetto a quella del volo. Sembra però che di questo al Miur non si siano affatto preoccupati, tanto è vero che moltissimi dirigenti scolastici hanno ricevuto la convocazione per il seminario del 5 ottobre a Roma solamente pochissimi giorni prima; in tal modo si registrerà un ulteriore aggravio di spesa per la scuola che si sarebbe potuto tranquillamente evitare se soltanto l’organizzazione fosse stata più tempestiva. A proposito del seminario nazionale, il Miur parla, con molta enfasi, di una “iniziativa nuova e mai avvenuta in Italia”. E, in effetti, a viale Trastevere non si sbagliano: non era mai capitato che la formazione del personale della scuola dovesse essere pagata togliendo soldi alle già misere risorse destinate al materiale didattico per i laboratori o alla carta igienica per i bambini. |