Da un’analisi del bando del concorso a cattedra pubblicato lo scorso 25 settembre, emergono, da parte degli esperti, otto punti di criticità. A rilevarlo l’Anief, che intende sollevare, per via giudiziaria, un caso di illegittimità del bando stesso.
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Il sindacato Anief ritiene inaccettabile e del tutto illegittimo l’esclusione dal concorso dei laureati dell’ultimo decennio e la contemporanea esclusione dei docenti di ruolo. Elenchiamo di seguito le otto motivazioni che evidenziano, per conto dell’Anief, una chiara illegittimità del bando:
1. I docenti con titolo di laurea conseguita dopo il 2002 fino al giorno del 25 settembre 2012, se questa rappresenta titolo idoneo per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, potrebbero partecipare al concorso. Da parte sua il Ministro si dice certo della piena legittimità del bando, che definisce inattaccabile da punto di vista dell’esclusione di molti laureati o dall’esclusione anche dei docenti di ruolo. Il ministro ha sempre sostenuto che il bando non è stato emanato frettolosamente, ma ben ponderato da esperti del MIUR. I sindacati e non solamente l’Anief, ritengono invece che il bando sia illegittimo soprattutto, per quanto riguarda l’esclusione dei docenti già di ruolo, che non potranno concorrere per altro grado di istruzione o per altra classe di concorso in cui non sono abilitati. A noi sembra che l’esclusione degli insegnanti già in ruolo, non sia giustificabile giuridicamente, ma sia solamente un provvedimento volto a non gonfiare i numeri dei partecipanti. Questo francamente potrebbe essere degli otto punti, elencati da Anief, quello fatale per l’annullamento di questo bando non voluto dalla maggioranza dei precari. |