Il passo avanti: la nota 5092 del 4 luglio 2012 che la FLC, a suo tempo, ha ritenuto contenesse alcuni elementi positivi. Infatti, quella nota pur non risolvendo i nodi della partecipazione ai corsi del personale precario e del rimborso spese per il personale frequentante i corsi:
- affermava con chiarezza la volontarietà della partecipazione;
- proponeva dei criteri condivisibili di individuazione dei docenti destinatari dell’offerta;
- prevedeva che i docenti che non superano l’esame conclusivo potranno frequentare ulteriori corsi del Piano in oggetto solo su esplicita richiesta e in assenza di altre richieste di aventi diritto.
Finalmente un po’ di buon senso!
Il passo indietro, pervicace e inaccettabile: la nota 6845 del 19 settembre 2012 (pubblicata insieme alla nota tecnica 6846/12) nella quale il MIUR ribadisce che i 5.140 docenti del 1° contingente che hanno iniziato la formazione nei mesi di giugno e dicembre 2010 e che stanno frequentando la seconda o la terza annualità dei corsi sono tenuti a completare il percorso formativo.
E così si ripiomba nella molteplicità di situazioni assurde che abbiamo ripetutamente e formalmente denunciato. Con un’aggravante: perseverare ora aggiunge a quelle criticità la connotazione, francamente irricevibile, della discriminazione.
La FLC invita l’Amministrazione a ritirare la nota 6845.
Inoltre reiteriamo la richiesta di formazione anche per il personale precario. Infatti, coerentemente con quanto previsto per il CLIL, si potrebbe pensare ad un contingente con percentuale da definire. Sarebbe importante garantire questa possibilità perché finalizzata a docenti che prestano comunque servizio nelle nostre scuole sulla base di incarichi annuali e spesso mediamente più giovani del personale in servizio, cosa che garantirebbe effetti positivi in prospettiva anche rispetto all’investimento economico che viene sostenuto.