’ vero che il parere, non vincolante, del Consiglio nazionale della pubblica istruzione sulconcorso a cattedra è stato favorevole, ma è anche vero che nelle premesse al parere stesso vengono sollevati forti perplessità.
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E’ la Flc-Cgil che prende soprattutto in esame quanto sottolineato dal Cnpi che in effetti dà parere positivo per le parti relative ai programmi d’esame, alle prove e alla valutazione dei titoli, ma contestualmente nelle premesse al parere vengono esposti inopportunità non di poco conto. Leggiamo: Il CNPI considera innanzi tutto che il concorso prospettato, nonostante l’impiego di risorse significative a fronte, talvolta, di un numero di posti estremamente limitato, penalizzi sia gli insegnanti precari abilitati con anni di servizio che hanno subito le conseguenze di una serie di interventi restrittivi in materia di organici e di previdenza, sia i più giovani che, perdurando le attuali regole di accesso, risultano esclusi in quanto nell’ultimo decennio, nonostante il possesso del titolo di laurea, in molti casi, non hanno avuto l’opportunità di conseguire l’abilitazione. Il CNPI considera inoltre non condivisibile la scelta di bandire il concorso in un momento in cui non sono stati ancora attivati il TFA che coinvolge le istituzioni AFAM e i percorsi relativi alla scuola dell’infanzia e primaria (cfr. art 15, comma 16 DM 249/2010) e non è stato ancora completato l’iter per l’indizione del TFA riservato a coloro che hanno determinati requisiti di servizio. Il CNPI ritiene, quindi, che l’attuale procedura concorsuale troverebbe una giusta collocazione solo con il contestuale realizzarsi di alcune condizioni necessarie, peraltro già previste dalla normativa: definizione dell’organico funzionale, attivazione di tutte le procedure abilitanti, revisione delle classi di concorso, nuovo regolamento sulle modalità di reclutamento come da delega ex lege 244/2007. Per il CNPI il concorso troverebbe la sua giusta collocazione solo con il consolidarsi di alcune azioni propedeutiche: • l’istituzione per le scuole di un ‘organico funzionale • l’attivazione delle procedure abilitanti ordinarie e speciali • la revisione delle classi di concorso • un nuovo regolamento sulle modalità di reclutamento come da delega della legge 244/07. |