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CONCORSO A CATTEDRA, PROFUMO CATEGORICO: USCIRÀ LUNEDÌ 24 SETTEMBRE

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Tour de force al Miur per definire gli ultimi dettagli del bando, in particolare quelli che riguardano gli ambiti disciplinari. Alcuni direttori generali avrebbero invece preferito tempi più distesi. Per partecipare alle prove preselettive occorrerà fare domanda tramite la casella di posta elettronica ministeriale ed utilizzando il sito “Istanze on line”: tutte le indicazioni per iscriversi.
Sull’uscita del bando del concorso a cattedra il ministro Profumo ha dato la sua parola. E vuole mantenerla: tanto che a viale Trastevere si sta lavorando alacremente per mettere a punto gli ultimi dettagli e permettere che, come annunciato quasi un mese fa dallo stesso responsabile del Miur, lunedì 24 settembre il testo possa essere reso pubblico (il giorno dopo anche in Gazzetta Ufficiale).
i sono tuttavia alcune parti del testo di regolamento del concorso, che porterà 12mila candidati ad essere assunti nel biennio 2013-2014, ancora in via di definizione. Si tratta, in particolare, di quelle relativa ai riferimenti che regoleranno le prove scritte da far svolgere ai candidati in riferimento ai diversi ambiti disciplinari. Considerando l’ampiezza dell’argomento, sembra che alcuni direttori generali avrebbero sicuramente gradito uno slittamento dell’uscita del bando. Ma Profumo è stato categorico: non sono ammessi posticipi.
Considerando i tempi ristretti, è bene che anche gli almeno 160mila interessati a partecipare vengano informati il prima possibile su cosa dovranno fare. A tal proposito, come da questa testata giornalistica ha anticipato da tempo e ribadito nell’ultimo numero della rivista cartacea, una delle novità di questa tornata concorsuale riguarda l’il’obbligo di presentare la domanda d’accesso al concorso utilizzando la casella di posta elettronica ministeriale (con estensione @istruzione.it) ed il sito istituzionale “Istanze on line”.
Coloro che non sono ancora in possesso di queste credenziali e sono intenzionati a partecipare alle prove preselettive del concorso, farebbe allora bene a rivolgersi il prima possibile alla segreteria del personale di un istituto scolastico pubblico (l’ideale è scegliere una scuola dove si è prestato servizio di recente, poiché l’amministrazione già conosce l’insegnante) muniti di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale.
A tal fine, l’amministrazione scolastica è tenuta ad accettare (se non scaduti) uno dei seguenti documenti: carta di identità, passaporto, patente di guida, patente di guida rilasciata dalla Motorizzazione in formato carta di credito, tessera di riconoscimento, purché munita di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciata da un’amministrazione dello Stato. Occorre inoltre portare con sé il tesserino riportante il codice fiscale rilasciato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze o della tessera sanitaria rilasciato dal Ministero della Salute.
Sarà direttamente la segreteria del personale a provvedere, utilizzando il sistema “Polis” (Presentazione On Line delle IStanze) dedicato a questo genere di operazioni, alla creazione della nuova casella e-mail.
Tutti gli interessati a creare Username e Password (almeno 8 caratteri alfanumerici, con almeno una lettera maiuscola) per l’accesso al sistema “Istanze OnLine” del Miur, dovranno quindi mettere in atto le seguenti fasi di accreditamento (in conformità con le prescrizioni del CAD): registrazione dell’interessato; ricezione della Username e della Password di accesso, del modulo di adesione al servizio e del Codice Personale (CP); inserimento del CP sul sistema a conferma della ricezione della mail; riconoscimento in presenza del personale della segreteria scolastica scelta dall’interessato o del personale dell’ufficio preposto, in funzione dello specifico procedimento: ricezione della mail di attivazione dell’utenza primo accesso all’area operativa del sistema “Istanze On Line”; modifica obbligatoria del CP.
È bene ricordare che l’intento del Miur è aver introdotto il progetto POLIS per favorire uno snellimento dei procedimenti amministrativi utilizzando “normali credenziali di accesso – ha spiegato la stessa amministrazione – come codice utente e password, a condizione che le stesse consentano di accertare l’identità del soggetto richiedente i servizi”.
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