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Tfa “riservati” e nuove classi di concorso, il Miur non arretra

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Viale Trastevere ha confermato l’intenzione di portare avanti con determinazione entrambe le procedure. L’obiettivo è renderle esecutive in primavera, quando si bandirà il rinnovato concorso a cattedra biennale.
Che fine hanno fatto i Tfa “speciali”, riservati al personale che ha sottoscritto almeno tre supplenze annuali? Sono diverse settimane che, dopo il loro annuncio, non se ne hanno più notizie. Tanto che non pochi diretti interessati ad acquisire l’abilitazione all’insegnamento attraverso questa procedura semplificata, sono arrivati ad esprimere qualche timore. Qualcuno ha addirittura parlato di ripensamenti per l’attivazione di una procedura troppo complessa per essere attivata in così poco tempo. Per modificare le modalità di accesso ai nuovi percorsi tirocinanti, non previsti nel D.M. 249 del 2010, che regola il nuovo percorso abilitante, si è infatti scelta la strada più lunga: che prevede l’esame di una serie di organismi ed istituzioni. Dopo il parere, con rilievi, posto da Cnpi, il testo in questo momento è stato esaminato dal Cun. Entro pochi giorni dovrebbe passare in Consiglio di Stato. Poi sarà la volta della Corte dei Conti e del Ministero del tesoro.
Viale Trastevere conta sempre di pubblicare il bando con l’inizio del nuovo anno. E partire con i corsi tra febbraio e marzo 2013. In modo da poter fare accedere i neo-abilitati con il Tfa riservato, assieme a quelli provenienti dal Tfa normale, al concorso che il Miur bandirà in primavera. Quando saranno pronte le nuove classi di concorso.
Di quest’ultimo aspetto, delle nuove discipline, si è parlato qualche giorno fa nel corso di un incontro che il ministro Profumo ha avuto con i componenti del Cnpi: all’ordine del giorno c’erano i programmi d’esame, le prove e la tabella di valutazione dei titoli della procedura selettiva che verrà bandita, con ogni probabilità, nel corso della prossima settimana. Profumo ha voluto precisare che si tratterà dell’ultima selezione da attuare sulla base delle vecchie classi di concorso. Quelle nuove, fortemente modificate rispetto alla prima bozza, in primavera dovrebbero essere state “licenziate”. E subito utilizzate per il nuovo concorso a cattedra, che avrà cadenza e validità biennale.
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