La ricognizione è partita il 17 settembre, attraverso la nota n. 1602 inviata agli istituti: servono laboratori dotati di almeno una ventina di pc collegati a internet. Verranno coinvolti anche gli atenei, ma in questo caso saranno non più di 150 le sedi.
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![]() Per avere conferma sulla disponibilità degli istituti, dotati di aule informatiche con almeno una ventina di postazioni collegate a internet, il 17 settembre il Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur ha inviato ai dirigenti scolastici una nota attraverso cui chiede la disponibilità dei laboratori informatici. La richiesta, che ha come oggetto “Prova preselettiva procedura concorsuale per reclutamento docenti nella scuola . Messa a disposizione delle aule informatizzate”, ha lo scopo di individuare il prima possibile le circa 2mila sedi scolastiche regionali o provinciali dove si svolgeranno le prove. Inoltre, a queste si aggiungeranno circa 150 laboratori facenti capo alle università.
Nel corso della preselezione, che per la prima volta non si attuerà in contemporanea sul territorio nazionale, ma si svolgerà in più sessioni regionali suddivise su due giorni. I candidati saranno chiamati a rispondere ad una serie di test su argomenti di logica, comprensione del testo, cultura generale. Più una parte minore di domande su informatica e seconda lingua. Ogni partecipante avrà la sua “batteria” di 50 quesiti, estratti rigorosamente a sorte.
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