Il personale della scuola aspetta da oltre un anno di avere risposte chiare sul riconoscimento degli scatti di anzianità. Il Ministro Profumo si era impegnato a pagarli già al momento del suo insediamento in viale Trastevere. Da allora ci sono stati continui rimpalli di responsabilità tra MIUR e MEF. Per questa ragione la FLC CGIL ha inviato una diffida legale ad entrambi i ministeri chiedendo la certificazione delle economie, così come previsto dalla finanziaria Tremonti (DL 78/10).
Adesso la misura è colma e il personale non ne può davvero più, specie dopo le misure della spending review che hanno ulteriormente peggiorato le condizioni di lavoro di docenti, ATA e dirigenti.
Come già segnalato, l’anno 2011 non viene riconosciuto nemmeno nelle ricostruzioni di carriera dei neo immessi in ruolo e nei passaggi per mobilità professionale da un ruolo all’altro. Il MIUR oltre a ritardare l’emanazione dell’atto di indirizzo per la trattativa all’ARAN ha dato indicazione ai gestori del SIDI di approntare una procedura che nega il riconoscimento ai fini giuridici ed economici dell’anno 2011, causando gravi e irreparabili danni nelle progressioni di carriera specialmente nel personale passato da un ruolo all’altro che si vede applicare la temporizzazione (trasformazione dello stipendio goduto in anzianità di carriera nel nuovo profilo) anziché la ricostruzione di carriera.
Nei passaggi di ruolo per mobilità professionale avvenuti con decorrenza 1 settembre 2010, l’anno scolastico 2010/2011 viene valutato solo 4 mesi (quelli del 2010), gli 8 mesi del 2011 che rappresentato parte dell’anno di prova non vengono considerati nell’anzianità impedendo in molti casi la maturazione al 1^ settembre 2011 di un’anzianità più favorevole rispetto alla temporizzazione annullando così nella progressione economica molti anni di servizio che avrebbero consentito una maggiore retribuzione e il recupero in breve tempo dell’intera anzianità maturata nel ruolo precedente.
Come è possibile negare il riconoscimento di parte dell’anno di prova?
Abbiamo sempre contestato ed in estrema solitudine il blocco degli scatti di anzianità per il danno economico e per una manovra ingiusta ed iniqua nei confronti del personale della scuola ed in tempi non sospetti abbiamo segnalato la ricaduta anche sul piano giuridico.
Gli atti dell’Amministrazione dimostrano oggi il grave danno che stanno subendo i lavoratori della scuola con i contratti bloccati, gli ulteriori tagli agli organici, i trasferimenti coatti in altri ruoli (vicenda inidonei, mancate stabilizzazioni sui posti ATA, dimensionamento della rete scolastica), l’impoverimento della scuola nel suo complesso con la riduzione dei fondi per il funzionamento amministrativo/didattico.
Anziché sprecare soldi per bandire un nuovo concorso che in questo momento non serve a niente, il Ministro dovrebbe preoccuparsi di sanare tutte le questioni aperte.
Usiamo i soldi del concorso per restituire ai dipendenti della scuola gli scatti e per saldare tutte le spettanze (indennità ai sostituti dei DSGA e ai vicari) in arretrato di un anno.
Il Ministro batta un colpo e non costringa i lavoratori a sopportare anche il peso delle spese legali per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto.