Il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare che revocava la sentenza del Tar Lombardia dopo la vicenda delle “buste trasparenti”. Così le procedure per assumere i vincitori del concorso vengono adesso “stoppate”.
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Nell’udienza collegiale di ieri 28 agosto, il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), ha rigettato l’istanza cautelare e ha fissato per la trattazione nel merito della controversia l’udienza pubblica del 20 novembre 2012.
A seguito dell’ormai famosa questione delle “buste trasparenti”, che non avrebbero permesso l’anonimato dei candidati partecipanti alle selezioni concorsuali in Lombardia, con apposita sentenza 2035/2012 il Tar Lombardia aveva accolto i ricorsi e annullato gli atti relativi alle prove scritte. Ma con decreto d’urgenza, il Presidente del Consiglio di Stato – Sezione Sesta, a sua volta, il 3 agosto aveva sospeso gli effetti della suddetta sentenza del Tribunale amministrativo regionale, autorizzando l’Usr Lombardia, stante l’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico, ad effettuare gli adempimenti preparatori delle nomine dei vincitori di concorso, fino all’approvazione della graduatoria di merito definitiva e alla programmazione delle convocazioni degli aventi diritto.
E, infatti, l’Ufficio scolastico della Lombardia ha avviato le procedure per assumere i vincitori del concorso a dirigente scolastico, attraverso la conferma delle graduatorie di merito e la richiesta di esprimere la sede.
Ma il 28 agosto è giunta l’ordinanza del Consiglio di Stato (per leggerne il testo cliccare sul link http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2012/201205836/Provvedimenti/201203295_15.XML ) e quindi al momento niente assunzioni per i 406 aspiranti dirigenti in attesa di nomina. Nella nota firmata dal segretario generale della Snals, Marco Paolo Nigi, si evidenzia che la richiesta espressa tiene conto “che la Direzione regionale della Lombardia, in assenza di urgenti correttivi da parte del Miur, sarà costretta ad assegnare ai dirigenti scolastici in servizio anche 3 reggenze di altri istituti”.
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