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A Lampedusa un caso eclatante di supplenze grazie alla residenza

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E’ scoppiato il caso Lampedusa grazie ad un decreto firmato da Silvio Berlusconi sulle supplenze, lo scorso anno, in piena emergenza sbarchi .  

Lo scorso anno Lampedusa ebbe il grosso problema degli sbarchi di immigrati dal Nord Africa e Berlusconi per dare una mano ai nativi isolani firmò un decreto secondo il quale le supplenze dovevano essere concesse in precedenza per il 50% ai docenti che risiedevano a Lampedusa da almeno 10 anni, e fu così che i docenti e gli ATA in  graduatoria furono scavalcati anche da docenti non abilitati e non inseriti e  molti sono stati anche i ritorni da altre province di lampedusani che ,ora, insperabilmente, potevano lavorare sotto casa.

Quest’anno però i docenti e gli ATA delle graduatorie, penalizzati dal decreto, hanno cominciato a protestare: al centro della contesa ci sono i posti  nell’Istituto Omnicomprensivo dell’isola formato da 3 scuole (elementari, medie e liceo scientifico), posti che devono essere messi a disposizione delle graduatorie dei docenti e degli ATA.

Il decreto sulla precedenza fu accolto molto favorevolmente lo scorso anno dai dirigenti locali perché in effetti elimina il problema delle assenze dei docenti pendolari, che con il favore della legge 104, con certificati di gravidanza a rischio e  con quelli per malattia, prendevano l’incarico e poi tornavano indietro, lasciando le classi scoperte anche per molti giorni, addirittura mesi in qualche caso,  in attesa dei sostituti.

Quest’anno il decreto è ancora in vigore e lo sarà fino al 31 dicembre 2012, ma stavolta non esiste più l’emergenza sbarchi e i docenti in graduatoria si sentono parte lesa e vittime di una legge che ritengono incostituzionale, visto che privilegia solo una zona dell’Italia, e si appellano alla Procura. Il direttore dell’USR afferma che la situazione è temporanea, ma neanche lui sa dare certezze.

In realtà però si è creato un precedente per tutte le piccole isole e le località impervie e difficilmente raggiungibili della penisola, tanto che i deputati del PD Ghizzoni e Siracusa hanno presentato un’interrogazione, in cui si chiede al Ministro del MIUR di estendere alle altre isole della Sicilia e dell’Italia misure analoghe di reclutamento per garantire agli studenti la continuità didattica.

Inoltre  una delegazione del Comune di Lampedusa ha partecipato ad un incontro nazionale tra le isole minori per trovare una soluzione condivisa al problema, che se fosse quella del decreto, impedirebbe anche l’emigrazione delle famiglie con figli in età scolare da isole come Lampedusa verso città come Palermo e Agrigento.

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