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I diplomati magistrali plaudono alla scelta del Ministero di instituire dopo 13 anni un concorso ordinario

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Era il lontano 1999 e molti di noi iscritti all’Istituto Magistrale, venimmo investiti da una notiza tragica: il concorso per il nostro ruolo sarebbe avvenuto in contemporanea con la nostra maturita’ e per quelli dell’anno successivo, durante il penultimo anno di scuola. Migliaia di prossimi docenti, in pochi minuti, si videro condannati ad una vita entro le Graduatorie d’Istituto senza alcuna speranza di passare mai di ruolo.
L’attesa fu lunga, l’altra possibilita’ prospettataci nel 2005, il corso d’idoneita’, venne bandito con un requisito addirittura anti-Costituzionale, ovvero, oltre al Diploma abilitante, anche 360 giorni di servizio, che per noi, era impossibile aver maturato, essendo entrati nelle graduatorie chi nel 2002 chi nel 2004.
Nessuna strada per noi, nessuna chance, ma molto lavoro comunque nelle scuola, a supplire incarichi annuali, a tenere a balia le nuove maestre laureate di Scienze della Formazione avendo l’incarico di tutor dai Dirigenti Scolastici, promuovere  o  respingere alunni, redigere verbali di interclasse, partecipare a commissioni (continuita’, classi prime, handicap,ecc) come membri effettivi a svolgere progetti annuali nelle scuole poichè “in possesso della qualifica”.
Insomma, insegnanti come gli altri, ma diversi.
Non fu mai chiaro a noi come mai, l’ente che ci aveva conferito L’ABILITAZIONE ALL’INSEGNAMENTO IN VIA PERMANENTE (dal Testo Unico della scuola) ci emarginasse in questo modo e non bandisse piu’ concorsi ogni 3 anni come previsto dalla Legge.
Poi i tagli dal 2009, la perdita anche di quelle annuali precarie opportunita’ di lavoro e il ritorno alla gavetta delle supplenze giornaliere,senza sapere il perchè “proprio a noi”
Da questa mattina, si è riaccesa per noi tutti una speranza, quando abbiamo letto che il ministro Profumo ha proposto nel Consiglio dei Ministri, un concorso ordinario per la scuola.
Grazie alla normativa che ci tutela, finalmente dopo piu’ di un decennio di attesa, ci potremo misurare con quella prova della quale abbiamo sentito parlare, abbiamo studiato durante le ore di Didattica, abbiamo sperato.
Vorremmo pero’ che questo concorso, tenesse conto di alcuni aspetti importanti:
– le classi di concorso non esaurite
– i posti tagliati e mai ridati alla scuola italiana
– i disastri dei test TFA
Proponiamo quindi al Ministro, di tenere conto di questi punti, e di:
– promuovere il concorso solo per quelle classi di concorso esaurite o in via i esaurimento e per quei profili professionali con una valida abilitazione ma che necessitano dell’idoneita’ concorsuale per il ruolo, parliamo quindi di: diplomati dell’Istituto Magistrale, Socio-Psicopedagogico, sperimentale linguistico entro l’anno 2002, i diplomati delle Scuole Magistrali, i diplomati insegnanti tecnico pratici, i diplomati ISEF e quelli del Conservartorio
– instituire una prova concorsuale, come in passato, per conseguire la specializzazione sul sostegno
– considerare nella prova preselettiva la diversita’ fra le classi di concorso e calibrarli sulle conoscenze dei candidati, in sintesi, una maestra non potra’ avere lo stesso test di un laureato in Matematica
– per vagliare la reale conoscenza della lingua italiana dei candidati, riproporre il vecchio tema piuttosto che le crocette, metodo poco consono alla selezione del personale docente ed educativo
In attesa di poter fruire del bando tanto atteso, vigileremo perchè vengano tutelati i diritti di tutti i diplomati delle scuole magistrali, vessati da un decennio.

Coordinamento Nazionale Diploma Magistrale
coordinamentodiploma@gmail.com

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