Prima che qualche personaggio si metta nei guai, sarebbe bene che qualche politicante oppure qualche sindacalista faccia correggere le carte. La violenza privata è punita dal codice penale.
Dopo che abbiamo scritto che i corsi di inglese ai quali si vorrebbero far iscrivere coattivamente i maestri di scuola primaria (ex elementare), al fine di trasformarli giocoforza anche in docenti di lingua, potrebbero diventare un “corpo di reato” che metterebbe nei guai qualcuno, in quanto l’iscrizione ad essa la si vuole imporre senza tenere in minimo conto la volontà degli interessati. In certi ambienti, evidentemente assai interessati alla faccenda alla quale danno il tacito assenso certi sindacalisti di “alto bordo”, è stato fatto notare che l’art. 10 comma 5 del DPR 81/09 così recita:
“L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad insegnanti di classi della scuola primaria specializzati. Gli insegnanti attualmente non specializzati sono obbligati a partecipare ad appositi corsi triennali di formazione linguistica, secondo le modalità definite dal relativo piano di formazione. I docenti dopo il primo anno di formazione, sono impiegati preferibilmente nelle prime due classi della scuola primaria e sono assistiti da interventi periodici di formazione linguistica e metodologica, anche con il supporto di strumenti e dotazioni multimediali”.
Orbene è da far notare a coloro che rischiano di essere denunciati per violenza privata, perché vogliono costringere delle persone a compiere un atto contro la loro volontà, che:
a) La norma non è stata recepita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che in questi casi parla di “diritto” e non di “dovere” del docente a partecipare ai corsi;
b) Il dpr non ha effetti retroattivi (altrimenti i termini sarebbero stati indicati esplicitamente), esso è vigente dal luglio del 2009, chi ha superato il concorso ordinario negli anni precedenti lo ha fatto in base ad altre nome.
Quindi è opportuno avvisare chi è particolarmente “tifoso” di certe situazioni, che la questione almeno per quanto ci riguarda non si risolverà a livello di ricorsi amministrativi, le eventuali azioni di contraste saranno mirate contro le persone
A Parma aspettiamo risposte, possono arrivare anche per il tramite di eventuali sponsor sindacali e/o politici.
Dopo che abbiamo scritto che i corsi di inglese ai quali si vorrebbero far iscrivere coattivamente i maestri di scuola primaria (ex elementare), al fine di trasformarli giocoforza anche in docenti di lingua, potrebbero diventare un “corpo di reato” che metterebbe nei guai qualcuno, in quanto l’iscrizione ad essa la si vuole imporre senza tenere in minimo conto la volontà degli interessati. In certi ambienti, evidentemente assai interessati alla faccenda alla quale danno il tacito assenso certi sindacalisti di “alto bordo”, è stato fatto notare che l’art. 10 comma 5 del DPR 81/09 così recita:
“L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad insegnanti di classi della scuola primaria specializzati. Gli insegnanti attualmente non specializzati sono obbligati a partecipare ad appositi corsi triennali di formazione linguistica, secondo le modalità definite dal relativo piano di formazione. I docenti dopo il primo anno di formazione, sono impiegati preferibilmente nelle prime due classi della scuola primaria e sono assistiti da interventi periodici di formazione linguistica e metodologica, anche con il supporto di strumenti e dotazioni multimediali”.
Orbene è da far notare a coloro che rischiano di essere denunciati per violenza privata, perché vogliono costringere delle persone a compiere un atto contro la loro volontà, che:
a) La norma non è stata recepita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, che in questi casi parla di “diritto” e non di “dovere” del docente a partecipare ai corsi;
b) Il dpr non ha effetti retroattivi (altrimenti i termini sarebbero stati indicati esplicitamente), esso è vigente dal luglio del 2009, chi ha superato il concorso ordinario negli anni precedenti lo ha fatto in base ad altre nome.
Quindi è opportuno avvisare chi è particolarmente “tifoso” di certe situazioni, che la questione almeno per quanto ci riguarda non si risolverà a livello di ricorsi amministrativi, le eventuali azioni di contraste saranno mirate contro le persone
A Parma aspettiamo risposte, possono arrivare anche per il tramite di eventuali sponsor sindacali e/o politici.
Salvatore Pizzo (tesserato Cisl Scuola)
Maestre e Maestri, Autoconvocati, di Parma e provincia