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Vittime e responsabili sui trasferimenti dei Ds siciliani

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 Adesso che la mobilità dei Ds siciliani è stata pubblicata e sono emerse le contraddizioni di un sistema malconcio, si deve avere l’onestà intellettuale di riconoscere che i nostri Dirigenti Scolastici sono stati vittime incolpevoli di un sistema che non funziona e che ha responsabili a vari livelli.
È responsabile in primo piano per lo sfascio sull’odierna mobilità la Regione Siciliana che volendo/tentando di far valere un non-potere in nome della legge n. 6/2000, ha portato a definire pseudo-autonomie scolastiche a cui però non ha avuto riscontro l’azione statale che, fissando più alti i paletti per la preposizione dei Ds e dei Dsga, ha tagliato centinaia di posti generando la situazione che ha ieri sera è sotto gli occhi di tutti, con la conseguenza che si determineranno inutili reggenze, mentre decine di Ds sono stati sbattuti fuori dalla loro provincia con preposizioni su sedi lontane 100-200- 300 chilometri .
L’accusa che facciamo all’Assessorato Regionale alla P.I. non è nuova e basta leggere il Dossier sul dimensionamento della rete scolastica pubblicato da questa Testata, con articoli dal mese di gennaio fino a giugno scorso, per averne contezza.
È certamente responsabile dello sfascio odierno una contrattazione nazionale che se nel suo insieme non poteva tenere conto delle variabili localistiche, più in generale poteva e doveva prevedere situazioni estreme non recuperabili solo su scala regionale. La verità è che il tempo delle mega-contrattazioni nazionali è finito e semmai è accettabile una serie di “linee di indirizzo” utili apri-pista ad autentiche contrattazione regionali, che altrimenti non significano più niente, soprattutto se l’Ufficio Scolastico Regionale si arrocca, come è accaduto in materia, assumendo come vincolo, piuttosto che risorsa, la contrattazione nazionale.
Eppure, qualcuno aveva detto al tavolo regionale dell’Area V a seguito dell’informazione strutturata sulla mobilità dei Ds, che la peculiarità della situazione siciliana, generata da terzi e non dalle odierne vittime, poteva e doveva essere assunta come problema da risolvere piuttosto che ricorrere a regolette e teoremi contabili per mobilizzare i Dirigenti Scolastici.
L’unica speranza, e non certezza, che hanno i Ds assegnati in sedi d’ufficio o preposti in sedi disagiate e lontane dalla loro residenza è l’impegno assunto personalmente dal Direttore Generale Regionale di considerare questo un anno di transizione e consentire una diversa e più funzionale mobilità il prossimo anno.
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Eccesso di precisazioni sulle reggenze
La circolare di precisazioni sul conferimento delle reggenze diramata nel primo pomeriggio di ieri dall’Ufficio IV dell’USR Sicilia, mentre tutti i Ds erano ancora in attesa della mobilità, fa nascere qualche dubbio sulla necessità obiettiva della nota.
Scontato il suo senso esplicito ed implicito: in caso di istanze relative a reggenze in AA.TT. diversi, l’interessato/a (chissà poi perché tale circostanza dovrebbe accadere) deve presentare una doppia richiesta: all’A.T. di servizio ed a quello dove è ubicata la scuola a cui aspira come reggente; l’Ufficio Scolastico Regionale sentiti i “motivati pareri” degli AA.TT. competenti, adotterà le determinazioni finali.
Insomma, per dirla tutta, se gli AA.TT. motivano favorevolmente (e perché mai non dovrebbero) l’Ufficio Regionale dirà la sua, che non potrà che essere di consenso, salvo a disconfermare ben due Dirigenti periferici preposti quest’anno proprio al conferimento delle reggenze.
Una maniera elegante, se non furbesca, per vanificare lo spirito e la lettera degli interventi che in merito hanno fatto alcune OO.SS. Regionali Area V le quali avevano sottolineato l’esigenza di garantire la territorialità delle operazioni.
Tout va très bien, Madame la Marquise ? Mais non, c’est inadmissible! Non va bene proprio per niente, soprattutto per chi ricorda qualche storiellina legata al conferimento delle reggenze dell’anno scorso.
Illazioni gratuite, vetero malignità, cattivi pensieri? Chissà, per averne la certezza basterà leggere i relativi provvedimenti.

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