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Nelle immissioni in ruolo 2012/13 81 posti per le statizzazioni. Di cosa si tratta?

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Lalla da orizzontescuola – Qualche perplessità ha suscitato nei nostri lettori la previsione che delle 21.112 immissioni in ruolo preventivate, 81 saranno destinate alle “statizzazioni”. Chi riguarda questo provvedimento?

Questi 81 posti erano stati accantonati lo scorso anno ( 68 a Firenze, 9 a Genova e 4 a Ferrara) per limmissione in ruolo di docenti appartenenti a istituzioni scolastiche (per lo più Istituti Musicali) che dallo status di comunali, provinciali o regionali sono diventate statali grazie a specifiche convenzioni.

Nel decreto (del quale attendiamo ancora la firma del Ministero) manca qualsiasi indicazione rispetto ai criteri individuati per il reclutamento dei docenti interessati.

Nel frattempo in Parlamento l’On. Cenni presenta una interrogazione parlamentare per la salvaguardia del posto di lavoro di circa 700 insegnanti in 21 istituti musicali pareggiati sparsi per il territorio italiano. Il processo di statalizzazione è infatti previsto dalla legge n. 508 del 1999,   (Riforma delle accademie di belle arti, dell’accademia nazionale di danza, dell’accademia nazionale di arte drammatica, degli istituti superiori per le industrie artistiche, dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati) che prevedeva la trasformazione degli istituti musicali pareggiati in istituti superiori di studi musicali, dotati di personalità giuridica, autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile, riconosciuti come sedi primarie di alta formazione, di specializzazione, produzione e di ricerca nel settore artistico e musicale.

E’ avvenuto però che gli istituti sono stati equiparati ai conservatori statali tranne che per la provenienza dei finanziamenti e questo sta compromettendo la qualità del lavoro e mette a rischio il posto di lavoro degli insegnanti.

Sulla vicenda è stato istituito un tavolo tecnico composto dai rappresentanti dei Ministeri dell’istruzione, dell’università e della ricerca, dell’economia e delle finanze, delle regioni, delle province e dei comuni. Nel corso delle riunioni i dicasteri competenti hanno avanzato la proposta di procedere ad accorpamenti tra i conservatori statali e gli istituti superiori di studi musicali, che diverrebbero sezioni distaccate dipendenti in tutto dal Ministero, con un passaggio graduale del personale docente nei ruoli dello Stato man mano che si renderanno disponibili i posti nei conservatori di riferimento per pensionamento o cattedre inattive.

Si rimane quindi in attesa del percorso che il Governo vorrà intraprendere per completare definitivamente il processo di statizzazione degli insegnanti, previsto dalla legge n. 508 del 1999, rispettando al tempo stesso la continuità didattica degli istituti musicali pareggiati, i diritti e le tutele dei lavoratori e degli studenti, il prestigio ed il ruolo formativo e culturale di tali scuole, con strumenti normativi che non prevedano maggiori oneri per la finanza dello Stato.

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