Bocciati tutti gli emendamenti che puntavano a sanare una ingiustizia subita da parte di 3.500 docenti che a seguito della riforma Fornero si erano visti negare il diritto alla pensione. Passa soltanto un emendamento che consente il pensionamento di cloro che, facenti parte dei 3.500 docenti in questione, sia in soprannumero.
L’emendamento in questine è il 14.1000, presentato dai relatori.
Il testo approvato: “dopo il comma 20 è inserito il seguente: “20-bis. Il personale docente di cui al comma 17, primo periodo, che per l’anno scolastico 2013/2014 non sia proficuamente utilizzabile a seguito dell’espletamento delle operazioni ai sensi del medesimo comma 17, lettere a), b) e c), può essere collocato in quiescenza dal 1° settembre 2013 nel caso in cui maturi i requisiti per l’accesso al trattamento pensionistico entro il 31 agosto 2012 in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’articolo 24 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. Ai fini della liquidazione del trattamento di fine rapporto comunque denominato si applicano le disposizioni di cui all’articolo 2, comma 11, lettera a) punti 1) e 2).”
Secondo un’attenta lettura questi docenti potranno andare in pensione dal primo settembre 2013, se apparterranno a classi di concorso in esubero per l’anno scolastico 2013/14. Il requisito però potrà essere maturato entro il 31 agosto 2012: “Quota 96”.