Forse non ha neanche più senso che il MIUR e il Ministero del Lavoro lavorino in maniera disgiunta. Il mondo del lavoro è cambiato ma noi non abbiamo ancora strutture formative e competenze adeguate”. Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, intervenendo al meeting di Boves, (dove si è parlato sul tema, “Nessuno escluso. Per una vita libera e dignitosa”), ha proposto ancora una volta di accorpare i due dicasteri:“Il nostro mondo è un mondo che in questo momento non stiamo assolutamente controllando. Ci siamo dimenticati che cosa sia il bene comune ed è per questo che il paese deve mettere al centro il problema dell’istruzione o meglio dell’educazione”.
“Sono convinto che il nostro sistema educativo sia un sistema di buona qualità. I nostri studenti, quando vanno all’estero sono sempre i migliori. Lo abbiamo ribadito anche festeggiando i 25 anni del Progetto Erasmus, in cui i crediti formativi rappresentano la prima vera “moneta unica” del sistema (educativo) europeo. In questo modo si può anche portare avanti il principio della social innovation, ovvero di misure economiche e provvedimenti regolativi che raccolgano i bisogni sociali, la domanda collettiva”.