Intervengono con due distinti comunicati stampa il Partito Democratico, con Francesca Puglisi (responsabile scuola) e Domenico Pantaleo, segretario FLCGIL. Per la Puglisi la scuola ha già dato e chiede una correzione, Pantaleo considera la manovra un attacco ai ceti più deboli per salvaguardare la speculazione
Spending review, Puglisi: “Correggere misure, scuola ha già dato”
La scuola ha già dato anche troppo per il risanamento del Paese. Oggi ha bisogno di nuovi investimenti nonostante la crisi, come dice il Governatore della Banca d’Italia Visco, se non vogliamo pregiudicare il futuro del Paese. E l’Italia ha bisogno di una scuola pubblica di qualità per tornare a crescere.
Per questo il Partito Democratico chiede con forza al Governo di correggere le misure sulla scuola che prevedono di immettere nelle classi, a prescindere dalla materia e dall’ordine di scuola per cui sono abilitati ad insegnare, 10.000 docenti in esubero, tagliando fuori altrettanti contratti annuali di docenti specializzati. Quelle risorse professionali in esubero possono essere utilizzate per rendere realtà l’organico funzionale delle scuole, previsto dal decreto semplificazioni.
Chi è colpito da malattia deve poter continuare a dare il proprio apporto per tenere vive le biblioteche scolastiche o poter andare in pensione con i criteri pre Fornero o con l’istituto della dispensa, a meno che non si creda che sia indifferente la competenza e professionalità per l’efficiente funzionamento delle segreterie scolastiche.
Mentre per i docenti delle scuole italiane all’estero, vogliamo ricordare che il totale degli insegnanti di ruolo e del personale ATA in servizio all’estero ammonta a 1053 unità. Su questo totale è già prevista per il prossimo anno scolastico una riduzione di 59 unità. La Francia invia all’estero 6.500 insegnanti di ruolo, la Germania 1992. Questi numeri, da soli, dovrebbero far riflettere sull’importanza di mantenere una presenza qualificata nella promozione della lingua e della cultura all’estero.
Spending review: Pantaleo, licenziati i precari della conoscenza
Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL.
La manovra del Governo Monti è un insieme di tagli alla spesa sociale, all’istruzione e alla ricerca pubblica che provocherà la riduzione dei servizi, degli investimenti, dell’occupazione e dei diritti universali”.
Alla scuola vengono sottratti oltre 500 milioni di euro nei prossimi anni dopo i tagli epocali della Gelmini. Il transito nei profili ATA di circa 3.765 docenti inidonei e l’utilizzo in ambito provinciale dei docenti in esubero ha conseguenze gravissime perché, oltre a colpire la dignità e la professionalità di questi lavoratori, si licenziano 15.000 precari tra docenti ed ATA che hanno alle spalle anche 10 anni di lavoro.
Vengono ridotti fortemente i servizi di istruzione pubblica all’estero del 40%.
È indegna la parte che riguarda la ricerca e l’università pubblica con l’aumento indiscriminato delle tasse universitarie, il blocco delle assunzioni, la soppressione dell’INRAN, il taglio devastante dei fondi ordinari per la ricerca pubblica.
Questa manovra è semplicemente un insieme di tagli alla spesa sociale con un evidente carattere depressivo che colpirà ancora una volta i ceti più deboli pur di salvaguardare gli interessi della speculazione e dei mercati finanziari. Risponderemo da subito con iniziative di lotta e senza cambiamenti radicali alla manovra siamo pronti ad iniziative durissime fin dall’apertura del nuovo anno scolastico.
Ritengo necessario che a settembre venga proclamato uno sciopero generale su una piattaforma rivendicativa alternativa alle politiche devastanti del Governo Monti che fanno aumentare disoccupazione, precarietà e disperazione sociale.