“Ancora una volta l’istruzione pubblica finisce nel mirino dei tagli. Non è ammissibile che la bozza sulla spending review contempli una sottrazione di ben 200 milioni di euro alle università a vantaggio delle scuole private”. Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, boccia senza mezzi termini il provvedimento in discussione.
Nel mirino del sindacato c’è un po’ tutta la geografia dei tagli previsti nel testo che “come sempre finirebbero per penalizzare la categoria dei dipendenti pubblici”: “Il provvedimento – rincara la dose Di Meglio – sembra voler eliminare qualche spreco, intervenendo, a esempio, sulla telenovela ormai pluriennale della riduzione delle province, ma il bersaglio privilegiato rimane il lavoratore della P. a. attraverso il blocco degli aumenti retributivi. Una politica che non paga né a breve né a lungo termine, riducendo la capacità di spesa e, di conseguenza, acuendo la recessione nel Paese. Infine – conclude il sindacalista – appare molto pittoresca l’ipotesi di assegnare i docenti in esubero a classi di concorso, cioè a insegnamenti diversi da quelli per i quali sono titolati”.
Roma, 4 luglio 2012
UFFICIO STAMPA GILDA DEGLI INSEGNANTI