Tra le “indiscrezioni”, già smentite dal Governo con un apposito comunicato stampa, ce ne sono alcune che potrebbero riguardare la scuola. Notizie anche per “Quota 96”. Profumo chiede investimenti, i sindacati minacciano manifestazioni.
Elenchiamoli:
- distacchi sindacali e permessi sindacali retribuiti ridotti del 10% a partire dal 1 gennaio 2013
- uffici pubblici chiusi nella settimana di ferragosto e tra Natale e Capodanno. Gli impiegati saranno costretti ad andare in ferie
- non sarà; possibile chiedere la retribuzione per ferie, riposi e permessi non goduti
- 200 milioni di euro per le scuole non statali.
Su questultimo punto è intervenuto in particolare il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli: “Mentre da un lato il governo parla del taglio del 10% dei dipendenti della p.a., ossia di 350 mila lavoratori pubblici e annuncia tagli alla sanità, alla scuola e al trasporto pubblico dall’altro sceglie di finanziare le scuole private”
Pensionamenti
Altre questione riguarderebbe la possibilità per i docenti che non sono potuti andare in pensione a causa della riforma Fornero sulle pensioni. Secondo quanto riferito da alcuni organi di informazione, potrebbe essere data loro la possibilità di andare in pensione, come richiesto dal comitato “Quota 96” e documentato da tempo da questo sito. Pensioni negate ai docenti, resta solo la via dei tribunali? – Pensioni. Manifestazione comitato “Quota 96”
Governo smentisce
Sulle bozze circolanti in queste ore, è intervenuto lo stesso Governo: “In merito alle notizie di stampa relative ai contenuti del decreto sulla spending review pubblicate nel corso della giornata il Governo chiarisce che ogni contenuto diffuso è da considerarsi privo di fondamento. Il Governo precisa che il provvedimento è ancora in corso di stesura, in virtù degli incontri intercorsi in data odierna con le parti sociali e gli enti locali e alla luce del confronto con i Ministeri interessati.”
Profumo polemico
Il nostro Ministro, da canto suo, ha perso il suo proverbiale aplomb, polemizzando, in maniera Diplomatica, con i colleghi degli altri ministeri: “sembra di vivere in un altro mondo. Si ragiona facendo un taglietto qua e là, quando invece serve un vero investimento per migliorare e modernizzare il sistema, a partire dalla sua informatizzazione“.
Sindacati si mobilitano
Per i sindacati interventi del governo sono una vera e propria manovra economica.
“Le uniche cifre certe dichiarate oggi dal Governo – Affermano Cgil, Cisl e uil in un comunicato congiunto – sono quelle relative al taglio lineare delle dotazioni organiche di dirigenti e personale (20% e 10%); poco su una credibile lotta agli sprechi, sulle auto blu e su quella enorme quantità di spesa pubblica aggredibile immediatamente, come quella rappresentata dalle migliaia di società pubbliche.” “L’esempio lampante – continua il comunicato – è dato dai preannunciati interventi sulle consulenze: un obiettivo, quello del Governo, non solo fumoso ed indeterminato, ma anche minimale negli effetti concreti.”
Sotto accusa anche il metodo utilizzato dal Governo, “quello della semplice comunicazione dei provvedimenti e non della concertazione“.
Per queste ragioni i sindacati minacciano accentuarsi del dissenso sulle scelte del governo che intendono “contrastare con forza, ritenendole inaccettabili.”