Coordinamento Nazionale Docenti Abilitati con concorso esclusi dalla graduatoria – Gentile Onorevole, Le scrivo in nome del Coordinamento nazionale docenti abilitati con concorso esclusi dalla graduatoria, gruppo nato dalla libera iniziativa di alcuni insegnanti che intendono dare voce agli abilitati depennati dalle graduatorie a esaurimento.
Il Coordinamento è un’associazione apartitica e indipendente dai sindacati, fondato con lo scopo di ottenere l’inserimento nelle graduatorie a esaurimento (Gae), attualmente unico accesso al ruolo nella scuola pubblica.
Siamo docenti discriminati perché, pur avendo gli stessi titoli e gli stessi requisiti dei colleghi già presenti nelle Gae, siamo esclusi per mancato aggiornamento d’iscrizione, dopo la chiusura delle graduatorie con la Legge 27 dicembre 2006 n.296.
Nonostante gli emendamenti, le interrogazioni parlamentari e gli ordini del giorno presentati al fine di sanare la nostra situazione, il Governo tradisce l’ottusa volontà di continuare a ignorare il Parlamento, il quale si è espresso già più volte a favore della riapertura delle graduatorie del personale docente, e insiste ad avere nei nostri confronti un comportamento vessatorio, sostenendo che non vi sia soluzione amministrativa.
Ricordiamo come la validità della L. 143/2004, che all’art. 1 comma 1bis dispone la possibilità di essere reinseriti nella GaE su richiesta degli interessati, sia stata ribadita anche per quanto riguarda l’ultimo decreto ministeriale per l’aggiornamento delle medesime (DM 44/2011).
Di fatto è impedito, a docenti in possesso di titoli e di merito, di avere l’opportunità di lavorare nella scuola per gli ostacoli burocratici frapposti dal MIUR.
Il Ministero dichiara poi, che il mancato reinserimento è dovuto alla chiusura delle graduatorie, ma nello stesso tempo ammette che le medesime sono riaperte, seppur in modo atipico, con la costituzione della quarta fascia delle Graduatorie a esaurimento, istituita con il comma 2-ter della legge 24 febbraio 2012 n. 14.
Evidenziamo inoltre che, l’ordine del giorno 9/04865-B/021del 23 febbraio, approvato dalla Camera a larga maggioranza, impegna il Governo a consentire lo scioglimento della riserva degli insegnanti che, pur abilitati, non hanno rinnovato la domanda d’inserimento all’atto dell’aggiornamento.
Se il decreto, che inserirà i docenti laureati in Scienze della Formazione Primaria e abilitati in Strumento musicale e arte, non rispecchierà il chiaro impegno che il Governo in Aula, alla Camera dei Deputati, ha preso riguardo all’inserimento nelle graduatorie a esaurimento anche dei depennati, ci si vedrà costretti a far prevalere i nostri diritti attraverso i Tribunali della Repubblica.
Inoltre il Ministero non può ignorare le due sentenze del tribunale di Foggia e di Benevento, così come quelle del T.A.R. Roma (Lazio sez. III), che hanno riconosciuto ai docenti ricorrenti il diritto di rientrare in graduatoria e di essere risarciti; con la sentenza si sancisce, difatti, la “disapplicazione” del DM 44/2011, con cui si escludono dalle graduatorie, in modo illegittimo, gli insegnanti.
Da quanto esposto, è evidente una disparità di trattamento, in palese violazione dell’articolo 3 della Costituzione della Repubblica italiana che recita: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
In conclusione, chiediamo al Parlamento e al Governo un intervento normativo finalizzato a consentire l’inserimento nelle Gae di tutti gli insegnanti che sono stati depennati e ai quali sinora è stato disconosciuto un diritto sancito dalla nostra Costituzione.
Distinti saluti