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Ancora incerti i numeri delle immissioni in ruolo 2012/13: risposta del Sottosegretario Ugolini alla sen. Bastico

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 Il Sottosegretario Ugolini ha risposto all’interrogazione sul reclutamento del personale della scuola formulata dalla sen. Bastico. “Parzialmente soddisfatta” il giudizio della senatrice che ha parlato della Legge della Regione Lombardia sul reclutamento, delle immissioni in ruolo, dei pensionamenti.

 

La sen. Bastico, nell’attesa di pubblicare il suo intervento e la risposta del sottosegretario, commenta a caldo:

Sono soddisfatta e ho condiviso l’impugnativa del Governo dinanzi alla Corte Costituzionale della legge della Regione Lombardia n. 7 del 18 aprile 2012, contenente norme specifiche sul reclutamento dei docenti, difformi da quelle nazionali, quindi in contrasto con la ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione.

Non sono, invece, soddisfatta dell’incertezza dei numeri delle immissioni in ruolo, che non corrisponderebbero al piano triennale delle assunzioni definito dal precedente governo.

Troppo incerti anche i tempi della programmazione delle varie modalità di reclutamento: le graduatorie ad esaurimento, le graduatorie dei concorsi pregressi, i nuovi concorsi che la Sottosegretario Ugolini ha annunciato verranno banditi, uno entro l’estate e il secondo entro la primavera 2013. “Il primo si svolgerà secondo le attuali regole e riguarderà i posti disponibili negli anni scolastici 2013-14 e nel 2014-15 e terrà conto delle attuali classi di concorso, non essendo ancora concluso l’iter per la definizione delle nuove classi”: sono le parole della Ugolini.

Ho ribadito la necessità di giungere rapidamente all’approvazione della norma relativa allo spostamento al 31 agosto 2012 della data per la verifica dei requisiti per il pensionamento sulla base delle norme antecedenti alla riforma Fornero: oltre che un atto di giustizia e di parità di trattamento per il personale della scuola, che può andare in pensione un solo giorno in un anno, il primo settembre, rispetto agli altri lavoratori del settore pubblico e privato, costituisce un’opportunità per immettere in ruolo un maggior numero, circa 3000, di precari.

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