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Il diploma magistrale è abilitante o no? Da chiarire l'annosa problema in vista del concorso con vecchie regole

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Il ministro ha parlato di concorso per esami da bandire in autunno, secondo la normativa vigente, aperto soltanto agli abilitati. Ma chi sono i docenti abilitati?

Mentre il decreto ministeriale 460/1998 prevede che nella scuola secondaria a partire dal primo concorso per titoli ed esami  bandito successivamente al 1° maggio 2002 (sarebbe proprio quello annunciato) i candidati devono possedere già l’abilitazione, nessun chiarimento del genere invece è previsto i candidati dei concorsi relativi alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia.

Prima che i diplomi di scuola magistrale e di istituto magistrale, a decorrere dall’anno scolastico 2002-03, perdessero il loro valore professionale, avevano valore abilitante. Unico nel suo genere, il diploma portava in sé automaticamente anche l’abilitazione.

Il decreto interministeriale 10.3.1997 che, nel dare il via ai corsi di laurea in scienze della formazione primaria, sopprimeva i vecchi istituti magistrali, all’articolo 2 disponeva che i diplomi conseguiti in precedenza e comunque entro l’a.s. 2001-2002 “conservano in via permanente il valore abilitante e consentono di partecipare ai concorsi ordinari”.

In questi anni, però, il Miur ha respinto le richieste di questi vecchi abilitati che volevano entrare nelle graduatorie ad esaurimento e li ha relegati in III fascia nelle graduatorie di istituto (anziché in II dove stanno gli abilitati). Una inclusione che equivale ad una interpretazione senza appello.

Cosa succederà se al concorso si presenteranno i vecchi abilitati dell’infanzia e della primaria?

Prima che monti una polemica e qualcuno organizzi una montagna di ricorsi, è bene chiarire.


TuttoscuolaFOCUS giovedì 17 maggio 2012
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