A meno di 20 giorni dalla scadenza dei bandi, sono diverse le questioni da chiarire. Come l’allargamento degli ambiti disciplinari. O la novità dei 36 mesi utili all’accesso diretto,: serviranno tre supplenze annuali o continuative per almeno 180 giorni. Ciò comporterebbe l’esclusione di diverse migliaia di candidati. Con alti rischi di ricorso. In compenso sarebbe imminente l’avvio per infanzia e primaria. Per l’Afam se ne riparla nel 2013/2014.
Mancano ancora tanti pezzi per comporre il sempre più complicato puzzle sui Tfa abilitanti. Almeno a detta dei sindacati, che hanno reso noto i particolari dell’incontro (in alcuni tratti molto vicino allo scontro tra le due parti) tenuto il 14 maggio al ministero dell’Istruzione con l’amministrazione rappresentata dal capo dipartimento, Lucrezia Stellacci, dal direttore generale del personale scolastico, Luciano Chiappetta, e dal direttore generale dell’Università, Daniele Livon. A far partire l’incontro su un binario inatteso è stata la novità, espressa dai rappresentanti dell’amministrazione, di avviare la preselezione non sulle classi di concorso ma utilizzando ambiti disciplinari in alcuni casi veramente troppo allargati (con il caso limite della A050 o A051 congiunta ad A036 e A037). I sindacati hanno anche chiesto di permettere ai candidati di partecipare alle selezioni senza precludersi l’accesso alle prove evitando di organizzarle in contemporanea.
Buone notizie, invece, per i candidati ad abilitarsi nella scuola d’infanzia e primaria, come previsto dal D.M. 10 marzo 1997: a quanto riferisce lo Snals, “i rappresentanti del Miur hanno garantito che” il bando sarebbe addirittura “imminente, entro la fine del mese”. Tanto che sarebbe in arrivo “una convocazione su questo aspetto per la presentazione delle bozze relative alla concreta attivazione di questi corsi”. Buone nuove anche per gli interessati ai corsi abilitanti Afam (art. 15 decreto 249/2010): ebbene, dal dicastero di viale Trastevere hanno spiegato che vogliono accelerare i tempi di pubblicazione del bando. In modo da rendere operativi i corsi in sovrapposizione del prossimo anno scolastico. Molte meno chance hanno invece di essere banditi i Tfa per le classi di concorso con poche disponibilità di posti. E lo stesso dicasi per gli Itp (anche se su questo punto il Miur ha detto che non se ne parla solo per il momento).